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Berlusconi

Gli italiani hanno l'abitudine di indicare molti aeroporti con il nome delle località in cui si trovano piuttosto che con il nome ufficiale loro attribuito. Questa pratica riflette una tradizione culturale radicata e diffusa in tutto il paese. 

Di seguito, analizziamo alcuni esempi emblematici di questa consuetudine.

Aeroporti e Nomi Locali

L'aeroporto di Napoli è ufficialmente intitolato a Ugo Niutta, aviatore medaglia d'oro della Prima Guerra Mondiale. Tuttavia, tutti lo chiamano Capodichino. Questo nome locale è più immediato e riconoscibile per gli abitanti e i viaggiatori.

L'aeroporto di Bergamo è dedicato al celebre pittore Caravaggio, ma viene comunemente chiamato Orio al Serio. Anche in questo caso, il nome della località prevale su quello ufficiale, dimostrando come le abitudini locali influenzino la toponomastica aeroportuale.

Nomi Storici e Consuetudini Moderne

L'aeroporto di Milano porta il nome dell'ingegner Enrico Forlanini, padre nobile dell'aviazione italiana, ma tutti lo conoscono come Linate. La semplicità e la familiarità del nome locale facilitano la comunicazione tra le persone.

L'aeroporto di Palermo è intitolato ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, simboli della lotta alla mafia. Nonostante ciò, viene comunemente chiamato Punta Raisi, il nome della zona in cui si trova.


Intitolare Malpensa a Silvio Berlusconi: perchè la polemica è inutile 

Queste abitudini comuni dimostrano come i nomi ufficiali, anche se scelti per onorare figure storiche di grande rilevanza, spesso cedano il passo alle denominazioni locali più semplici e immediate. L'aeroporto della Lombardia, ad esempio, intitolato a Silvio Berlusconi, continua a essere chiamato Malpensa. Nonostante le polemiche, è evidente che il nome tradizionale resta predominante nelle abitudini quotidiane.