L'analisi di Stefano Masi, un Milan cinico ferma il Monza di Palladino
Il Monza di Palladino cade per la prima volta nel 2023; è il Milan di Pioli (alla terza vittoria di misura consecutiva) che interrompe la striscia positiva dei biancorossi. In casa il Monza non ha un ruolino di marcia così generoso: tre pareggi (contro Inter, Sassuolo e Sampdoria) ed una sconfitta, quella maturata sabato con il Milan.
I biancorossi non cambiano spartito tattico: 3-4-2-1. Palladino preferisce cambiare qualcosa rispetto alla squadra che ha vinto in trasferta a Bologna. Dentro Birindelli per Donati, serve più gamba per contenere le sgroppate di Leao. A centrocampo fuori Sensi, recuperato ma non ancora in piena forma, e dentro Dany Mota, con Pessina abbassato sulla stessa linea di Rovella. Per il resto, tutto invariato.
Primo tempo
Nella sua economia quello di sabato sera è stato un match bello e combattuto con il Monza che torna a fare ciò che meglio gli riusciva: giocare a calcio. Il Milan, rinfrancato dalla vittoria interna con il Torino, ma soprattutto dal successo nella partita di andata di Champions League, risponde, ma concede spazi ai biancorossi. Gli undici di Palladino partono con il piede schiacciato sull’acceleratore e nei primi due minuti di gioco collezionano due occasioni. La prima nasce da una pregevole triangolazione tra Caprari e Birindelli che prende alle spalle Theo Hernandez e taglia poi il campo palla al piede. In un rimpallo il pallone finisce al vertice dell’area piccola, sul lato sinistro, dove arriva per primo Ciurria. Il tiro dell’esterno non è irresistibile e Tatarusanu ci mette le mani. Sul calcio d’angolo successivo la palla, giocata bassa, arriva sulla testa di Petagna che in torsione crea qualche grattacapo in più al portiere rossonero. La partita è veloce e si gioca molto sugli esterni, Leao è autore di qualche sgasata che mette in difficoltà la catena difensiva destra del Monza. Dapprima il portoghese, a conclusione di una manovra abbastanza piatta dei rossoneri si mette in proprio e trova un tiro che scheggia il palo. Una decina di minuti dopo lo stesso 17 di Pioli crea scompiglio nella metà campo del Monza e Marlon è costretto ad abbatterlo. Cartellino giallo inevitabile e diffida che scatta con il difensore brasiliano che a Salerno sarà assente. Il vantaggio rossonero arriva da una bella ripartenza nella quale Leao, con la sua classica falcata, si mette alle spalle il centrocampo del Monza. Nello sviluppo dell’azione i biancorossi non riescono a liberare bene, così Messias recupera un buon pallone sulla trequarti che viene scaricato su Kalulu. Il cross, non bello, dopo una serie di rimpalli finisce sul mancino del 30 rossonero che dal limite dell’area trova la porta.
Secondo tempo
Nella seconda metà di gara gli uomini di Palladino alzano i giri del motore e mettono all’angolo gli ospiti. Il giro palla è più rapido ed il Milan fatica a trovare una via d’uscita pulita. A testimonianza di ciò Messias, su un passaggio orizzontale a metà campo si fa intercettare il pallone da Dany Mota. Sulla rapida ripartenza il 47 appoggia per Petagna che di destro non riesce ad angolare il tiro. Pioli pesca dalla panchina tre cambi per riequilibrare la situazione: dentro Deketelaere per Diaz, Saelemaekers per Messias e Giroud per Origi. Lo spartito non cambia, i giri del motore biancorosso si alzano ancora, ma quando si spinge è inevitabile che gli avversari possano trovare qualche spazio in più. Il Milan, su un’azione prolungata dei padroni di casa, recupera palla al limite della propria area di rigore ed in tre passaggi ribalta il fronte offensivo. Theo Hernandez, che ha aperto l’azione, un po’ egoisticamente cerca anche di chiuderla dimenticandosi di guardare al centro dell’area di rigore. Di Gregorio & Co. ringraziano perché all’altezza del dischetto del rigore c’era tutto solo Leao. Al settantesimo Palladino cambia modulo e passa alla difesa a quattro, con l’esordiente Carboni e Ciurria come terzini di spinta. Sensi va a comporre la coppia di centrocampo con Pessina. Dany Mota, Caprari e Machin si mettono alle spalle di Gytkjaer entrato al posto di Marlon. Carboni si presenta bene al pubblico dell’U-Power Stadium; da un suo recupero e successivo cross, nasce l’occasione più grande dei biancorossi. Ciurria mette giù e di sinistro trova prima il palo e poi il corpo di Tatarusanu. La palla scivola fuori sfiorando nuovamente il palo; con la difesa ospite che tira un sospiro di sollievo. È dalla sinistra che il Monza spinge di più con Carboni che prova ad accendere Gytkyaer, ma Thiaw riesce a disinnescare il Vichingo.
Il Monza gioca bene al cospetto dei Campioni d’Italia, ma non raccoglie il pareggio come successo nei precedenti incontri casalinghi, complice anche una difesa più arcigna da parte dei rossoneri. Palladino ed i suoi andranno a Salerno non perdendo calma e autostima, consapevoli, però, che dovranno fare a meno di Marlon, Birindelli e Rovella. I tre hanno rimediato un’ammonizione e salteranno la trasferta di Salerno. Sarà molto importante da questo punto di vista recuperare Carlos Augusto.
Stefano Masi