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L'ex portiere del Monza Jean-François Gillet, estremo difensore (classe 1979) con un passato nella nazionale belga e in Italia anche con Treviso, Bari, Bologna e Torino, ha parlato in esclusiva a QSVS, in onda su Telelombardia, dove si sofferma anche della squadra brianzola. Le dichiarazioni del "Gatto di Liegi": "Il Monza mi ha portato in Italia, sono stato benissimo lì, una piazza fantastica. Berlusconi e Galliani hanno fatto una cosa straordinaria, un grande lavoro e non si fermeranno qui. Seguo il loro mercato, che mercato!". Poi si è soffermato su altri calciatori belgi che sono già in Italia o potrebbero raggiungere la Serie A a breve: "Con De Ketelaere credo che il Milan stia facendo un grande colpo: con Pioli, grande allenatore che ho avuto, penso possa fare grandi cose. E' un ragazzo forte, che può fare cose interessanti, molto intelligente, alto, bravo tecnicamente, gioca molto per la squadra e fa assist. Non saprei però paragonarlo a qualcuno in particolare. Nuovo De Bruyne? E' un giocatore diverso, nel modo di giocare e calciare la palle: è solo biondo come De Bruyne. Subito titolare? Arriverebbe in una squadra vincente e bisogna rispettare chi ha conquistato lo Scudetto... Servirà pazienza". "Saelemaekers a me piace tanto, può avere un grande futuro. Non ero sorpreso del suo passaggio al Milan: ha dato il suo contributo e continuerà a farlo, normale poi giocare con alti e bassi in un grande club". "Donnarumma è fortissimo. Miglior giocatore dell'Europeo, a quell'età... Poi è normale: arrivi in un nuovo campionato, devi adattarti, c'era l'alternanza con Navas... Ci sta un anno così, è arrivato in un altro pianeta ma rimane un grande e farà benissimo". "Noa Lang è molto tecnico, veloce, salta l'uomo facilmente e ha un'arroganza positiva che non guasta. Seconda punta o largo nel 4-3-3 va benissimo, con De Ketelaere ha fatto grandi cose". "Allo Standard Liegi abbiamo Nicolas Raskin, sta facendo bene, è stato accostato al Genoa ed è un giovane con grandi margini di miglioramento". "Onana arriva da un anno complicato, non è facile non giocare con continuità per un portiere. Arriva a giocare con un grande come Samir (Handanovic, ndr) dal quale imparerà molto e ha fatto bene ad andare in Italia: con la tecnica italiana della preparazione dei portieri crescerà ancora molto". foto: Royal Standard de Liège