In Brianza i falò di Sant'Antonio restano spenti, scoppia la polemica sul divieto: 'È folle'
La Lega attacca le restrizioni ambientali e difende le radici culturali del territorio
Il superamento della soglia di Pm10 ha determinato la cancellazione dei falò di Sant’Antonio in numerosi comuni della Brianza. A partire da Vimercate e Velate, con la festa trasferita in oratorio, fino a Brugherio, Masciocco e Peregallo, la misura ha interessato tutto il territorio provinciale. La Lega, con il capogruppo in Regione Lombardia Alessandro Corbetta, ha fortemente criticato il provvedimento:
È curioso che il divieto di accendere i falò tradizionali valga solo per la provincia di Monza e della Brianza.
Le critiche di Corbetta: misure ingiuste e inefficaci
Corbetta ha definito il divieto ‘folle’, sottolineando che ‘l’inquinamento atmosferico non ha limiti provinciali o territoriali’. Secondo il rappresentante della Lega, la classificazione della Brianza come ‘zona arancione’ è ingiustificata rispetto alle altre undici province lombarde, che non sono soggette a restrizioni.
L’impressione è che tale misura, che deriva da norme nazionali ed europee, venga attivata su parametri calcolati per mettere al riparo il lavoro di tecnici e funzionari dalle multe dell’Ue in materia di qualità dell’aria.
La proposta della Lega: deroghe per preservare le tradizioni
Per affrontare la questione, la Lega ha avanzato la proposta di una deroga alla normativa nazionale sui fuochi tradizionali. Corbetta ha ribadito l’importanza di trovare soluzioni che tengano conto delle radici culturali:
La cosa certa è la necessità di trovare una soluzione, la Lega ha proposto una deroga alla normativa nazionale in materia di fuochi tradizionali.
Ha inoltre sottolineato che tale deroga dovrebbe applicarsi anche in situazioni come quella attuale, causata da ‘follie dell’Unione europea in materia di qualità dell’aria’.
Corbetta ha concluso auspicando che
in Brianza prevalga il buonsenso dando priorità alla storia e alla consuetudine consolidata di ritrovarsi attorno al fuoco assieme alla propria comunità.
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