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Di fronte alla recente aggressione avvenuta al Pronto soccorso di Vimercate, cresce la preoccupazione tra gli infermieri e gli operatori sanitari di Monza e Brianza. Secondo il segretario territoriale del NurSind, Donato Cosi, l’attuale situazione è insostenibile: gli infermieri si trovano a lavorare in condizioni simili a quelle di una trincea, esposti a pericoli e a una crescente violenza fisica e verbale. Gli episodi di violenza nei confronti degli operatori sanitari sono in aumento, e Cosi ha rinnovato la richiesta di un presidio di sicurezza permanente all’interno dell’ospedale. Una misura, secondo il NurSind, essenziale per garantire una maggiore tutela agli infermieri e ai medici in prima linea, mentre l’intervento delle forze dell’ordine non sempre riesce a essere tempestivo.

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Sicurezza negli ospedali: una priorità per NurSind Monza e Brianza

Il tema della sicurezza degli infermieri è diventato urgente: il sindacato NurSind chiede che l’ASST Brianza e l’Irccs San Gerardo intervengano in modo deciso e che i casi di violenza siano segnalati alla Procura della Repubblica. Donato Cosi esorta le istituzioni a prendere posizione a difesa dei propri lavoratori, suggerendo anche che l’ASST si costituisca parte civile in caso di procedimenti giudiziari, proteggendo i diritti dei dipendenti aggrediti. Con l'aumento di episodi critici, l’esigenza di una risposta rapida ed efficace appare sempre più evidente. La carenza di personale e i turni prolungati rendono ancora più difficile la gestione di situazioni di pericolo, aggravate da utenti che, spesso, non comprendono i tempi di attesa necessari nelle strutture di emergenza.

Turni massacranti e minacce: l'impatto del carico di lavoro sugli infermieri

Oltre alla necessità di sicurezza fisica, i turni massacranti e la pressione emotiva cui sono sottoposti gli infermieri in Brianza stanno portando a gravi ripercussioni sulla loro salute mentale e benessere. Cosi sottolinea che i problemi di gestione del carico di lavoro, già presenti prima della pandemia, si sono acuiti con l’emergenza sanitaria, lasciando gli operatori sanitari in condizioni di stress elevato e di precarietà emotiva. Minacce, offese e aggressioni da parte dei familiari dei pazienti sono all’ordine del giorno e non possono più essere tollerate: il NurSind chiede dunque un intervento concreto per evitare che queste criticità si trasformino in una vera emergenza sociale.

Per una panoramica completa sulla situazione del sistema sanitario in Italia e sulle misure di protezione del personale sanitario, consulta il Ministero della Salute.