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I dettagli dell'incidente in una nota dello stesso ristorante

Il ristorante lissonese ci ha tenuto a spiegare la dinamica dei fatti in modo preciso attraverso una nota social:

In merito agli avvenimenti accaduti in mattinata odierna e a seguito di alcune notizie che stanno circolando nelle ultime ore, teniamo a effettuare alcune precisazioni:

-1) non è esploso alcun frigorifero. Si è verificata una piccola esplosione a seguito dell’utilizzo di una bomboletta ad aria compressa facente parte della dotazione dei due manutentori chiamati per un intervento di ordinaria manutenzione, portati a seguito in ospedale in codice giallo per accertamenti. Non ci sono persone in pericolo di vita. Il frigorifero oggetto della manutenzione era spento al momento dell’accaduto. IL RISTORANTE È COMPLETAMENTE ESTRANEO A OGNI RESPONSABILITÀ

-2) nessun dipendente è stato coinvolto nell’accaduto

-3) è già stata rilasciata da un perito una certificazione di agibilità dell’impianto elettrico, pertanto il ristorante continuerà lo svolgimento regolare dell’attività già a partire da questa sera.

Dal ristorante: ‘Sorpresi da mediaticità dell’accaduto'

La nota del ristorante prosegue: 

Siamo rimasti sorpresi e stupiti dall’eccessiva macchina dei soccorsi messa in moto per il tipo di incidente e dalla mediaticità che questa notizia ha avuto in proporzione a quanto accaduto. 

Apprendiamo da diverse testate giornalistiche dichiarazioni dei fatti non corrispondenti al vero, che possono comportare un danno reputazionale nei confronti della nostra attività. 

Qualora queste notizie dovessero persistere e continuare a creare confusione rispetto a quanto accaduto ci vedremo costretti a tutelarci nelle sedi opportune.

Auguriamo una pronta guarigione ai manutentori e siamo pronti ad accogliere la nostra clientela come siamo soliti fare già da stasera.

La macchina dei soccorsi

Sul posto sono intervenuti i soccorsi, tra cui due ambulanze, l’elisoccorso, i carabinieri della Compagnia di Desio, i vigili del fuoco con l’autopompa ed il carro fiamma da Lissone e la vettura del funzionario di guardia, e il personale di Ats.

Vigili del Fuoco

I mezzi del 118, sono giunti tutti in codice giallo. Il 58enne ha riportato ustioni di 1° e 2° al volto, torace, arti inferiori e superiori ed è stato condotto all’ospedale Niguarda di Milano. Il 55enne con ustioni di 1° grado al volto, arti inferiori e superiori al San Gerardo di Monza.

Il commento di Dario Crippa, collega de Il Giorno

Questo è solo l’ultimo di una serie di gravi infortuni sul lavoro avvenuti quest’anno nella provincia. Pochi giorni fa, il 20 agosto, .embed-comment-icon { display:inline-block; width:20px; height:20px; background-color:transparent; background-repeat:no-repeat; background-size:20px; background-position:center; transition:background .1s ease-in; position:relative; top:5px; background-image:url("data:image/svg+xml;charset=utf8,%3Csvg%20xmlns%3D%27http%3A%2F%2Fwww.w3.org%2F2000%2Fsvg%27%20viewBox%3D%270%200%2020%2020%27%3E%3Cpath%20d%3D%27M5%202h9q.82%200%201.41.59T16%204v7q0%20.82-.59%201.41T14%2013h-2l-5%205v-5H5q-.82%200-1.41-.59T3%2011V4q0-.82.59-1.41T5%202z%27%20fill%3D%27%2382878c%27%2F%3E%3C%2Fsvg%3E") } @media screen and (min-width: 481px) { .slyvi-news-embed-wrapper img { max-width: 250px; } }

Tragedia sul lavoro a Monza: operaio 22enne muore in un incidente
Un tragico incidente sul lavoro si è verificato ieri in un capannone della zona industriale di Monza, dove un giovane o...
ragazzo egiziano di 22 anni è morto dopo essere stato risucchiato dal nastro trasportatore ed è stato stritolato. 

Il collega de Il Giorno Dario Crippa ha commentato così l'accaduto: 

In questi giorni mi sono trovato a scrivere di un incidente mortale sul lavoro. Forse, chi legge un giornale, non per forza il mio, saprà già tutto. Stavolta un ragazzo di 22 anni egiziano è stato risucchiato nel nastro trasportatore di un compattatore di rifiuti.
Aveva appena ottenuto un contratto di lavoro interinale e il permesso di soggiorno, era felice.
Io invece sono schifato. Di storie come queste ne sto scrivendo troppe. In questo 2024 in Brianza sono già 5.
E le reazioni che arrivano, quando arrivano, dal mondo di politica e istituzioni sono tutte inutili. Uguali.  E a volte un po' ipocrite.
Questi lavoratori, quasi sempre giovani e stranieri,  spesso non hanno una formazione,  non sanno a cosa vanno incontro e come difendersi.
Arrivo al punto: l'unico sistema è imporre una formazione e avere degli ispettori che vadano a controllare che tutte le precauzioni più elementari vengano seguite.
Non accade. I sindacati a Vimercate un paio d'anni fa hanno firmato un protocollo che stabilisce come in ogni cantiere,  pubblico o privato,  mensilmente possano entrare ispettori e sindacalisti a controllare.
A Monza, e non solo, questo protocollo non c'è.
Solo a Monza i morti in 4 mesi sono stati due.
E allora?