RSU Sanità 2025: Brianza al bivio tra continuità e svolta. Nursind e CISL cambiano la partita
Alle RSU 2025 la CGIL resta prima, ma Nursind conquista San Gerardo e la CISL rafforza la sua centralità. Riaperto il tavolo all'ARAN per il rinnovo del contratto.

Nel polo ospedaliero monzese per eccellenza, l’IRCCS San Gerardo, Nursind fa il pieno: 580 voti, pari al 41,55% dei consensi. È un dato storico, che conferma la capacità del sindacato infermieristico di rappresentare una base larga, trasversale, compatta.
La CGIL ottiene 338 voti (24,21%), seguita da UIL con 155 (11,10%) e dalla CISL, che mantiene un presidio con 117 voti (8,38%). Da segnalare anche i risultati di USIS (104 voti), FIALS (59), Nursing Up (35) e UGL (8).
Il nodo del contratto: 29 aprile nuova tappa decisiva
I riflettori, ora, si spostano sul tavolo dell’ARAN, riaperto dopo mesi di tensione. Sul piatto, 3 miliardi di euro destinati a infermieri, OSS, tecnici e amministrativi. Eppure, la firma tarda ad arrivare.
Le sigle favorevoli al rinnovo – tra cui CISL, Nursind e FIALS – puntano a sbloccare le risorse con senso di responsabilità istituzionale. Una posizione chiara, che guarda al benessere del personale, ma anche alla stabilità dell’intero sistema sanitario.
Sul fronte opposto, CGIL, UIL e Nursing Up continuano a esprimere forti riserve sull’impianto della proposta, bloccando di fatto l’erogazione degli aumenti.
La domanda, oggi più che mai, è una sola: quale mandato uscirà rafforzato dalle urne? Se il segnale arrivato dalla Brianza è rappresentativo, allora la via del dialogo e della firma potrebbe aver trovato nuovi sostenitori.
La sanità brianzola cambia passo
In una provincia che negli ultimi anni ha dimostrato capacità organizzativa e spirito di servizio, il voto del 2025 segna un cambio di passo. La CGIL resta forte, ma non più sola. Nursind si impone come nuovo attore protagonista. La CISL consolida la sua identità di sindacato costruttivo, capace di mediare, proporre e — soprattutto — concludere.
Il contratto nazionale è più vicino? Forse sì. E se così sarà, molto lo si dovrà al vento che soffia da nord, da ospedali che ogni giorno affrontano emergenze vere. Ospedali che oggi chiedono risposte. Non ideologiche. Ma reali.