Alessandro Nesta: a Monza un nuovo inizio, col 9 luglio nel destino
A Monza è il giorno di presentazione di Alessandro Nesta. Data non casuale, che riporta al 2006 e al Mondiale vinto dall'Italia in Germania
Responsabilità, lavoro e ambizione
Tecnica, tattica, moduli, principi, idee. Tanti temi, tanti spunti da approfondire. Il nuovo allenatore del Monza è stato molto chiaro: il primo passo è lavorare con responsabilità, curando le qualità e la struttura mentale, aspetto imprescindibile nel calcio di ieri e di oggi. Perché, e si torna sempre a Johan Cruijff: “Il calcio si gioca con la testa, se non hai la testa le gambe da sole non bastano”.
Per Nesta è l’occasione della vita, l’approdo a Monza coincide col debutto in Serie A da allenatore dopo anni di preparazione, esperienza e tanto studio.
Opportunità enorme, il coronamento di un percorso iniziato nel 2015 a Miami e proseguito con le panchine di Perugia, Frosinone e Reggiana in Serie B: “Quando ho cominciato ad allenare mi dicevano che le mie squadre non sapevano difendere, poi col mio staff ho prestato maggior attenzione alla fase difensiva. Creare un calciatore completo non è facile, credo che la tattica ai giocatori serva per sentirsi più forti. Tecnica e tattica sono importanti, ma ancora di più è avere uomini forti e agire sul carattere.
A Monza porto il mio modo di essere che non è mai cambiato. È opportuno focalizzarci sul presente e sul futuro rispetto al mio trascorso da giocatore. Non dobbiamo dimenticare tutto quanto di buono è stato fatto: cercherò di portare novità con moderazione”.
A cura di Andrea Rurali
(via MCB)