Mancata intitolazione Brianteo a Berlusconi, il duro commento del giornalista: 'Mi è venuta l'orticaria..'
La recente decisione della maggioranza del consiglio comunale di Monza di non intitolare lo stadio Brianteo a Silvio Berlusconi ha suscitato accese polemiche.
Corbetta, nel suo post su Facebook, ha definito "senza senso" le motivazioni addotte dal consiglio comunale per giustificare il "no" a un’intitolazione che, secondo lui, sarebbe stata "più che dovuta". Nel suo intervento, l’editorialista ha puntato il dito sia contro i giovani consiglieri, accusandoli di dichiarazioni superficiali, sia contro gli esponenti più esperti, rei di non aver riconosciuto il ruolo fondamentale di Berlusconi nel portare il Monza in Serie A.
Stadio Brianteo e Monza: una questione di identità
La mancata intitolazione del Brianteo a Silvio Berlusconi non è solo una questione di nomi, ma riflette un dibattito più ampio sull’identità e sulla storia sportiva del club brianzolo. Per molti, tra cui Paolo Corbetta, Berlusconi rappresenta una figura centrale nella rinascita del Monza, che ha raggiunto i suoi massimi risultati sotto la sua guida.
L’editorialista di MonzaNews ha criticato duramente anche chi, pur frequentando la tribuna d’onore dello stadio, non ha espresso il dovuto riconoscimento a colui che ha reso possibile il salto del Monza nella massima serie. Un dibattito che continua ad animare la città e che pone interrogativi sul rapporto tra politica, sport e memoria storica.
Di seguito il post integrale:
"Mi è venuta l'orticaria a sentire le dichiarazioni di chi, nel consiglio comunale monzese, ha voluto manifestare il proprio "no" all'intitolazione dello stadio Brianteo a Silvio Berlusconi. Perché passi che i più giovani (speriamo ce ne siano di migliori per il futuro del Paese) possano aver detto minchiate colossali, senza senso e mi auguro da denuncia. Ma mi sarei aspettato un po' più di equilibrio e di ragione da chi ha più esperienza politica e di vita. E, soprattutto, da chi siede ad ogni gara dei biancorossi sugli scranni della tribuna d'onore del Brianteo, millantando amore per un Monza arrivato alla serie A solo ed esclusivamente grazie a colui a cui oggi non è concessa un'intitolazione più che dovuta. Accampando motivazioni senza senso e senza fondamento".
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