Cosa resta dopo il concerto del Boss Bruce Springsteen: gli applausi dopo le polemiche, perchè Monza ha bisogno di questi eventi
Un concerto indimenticabile che ora non deve rimanere un caso isolato
Tutto è bene quel che finisce bene. Per fortuna. Ci si è presi un bel rischio a far arrivare i 70mila fans di Bruce Springsteen (forse un po' meno) nel Parco di Monza dopo i terribili temporali degli ultimi giorni che avevano fatto cadere decine di alberi in città e in provincia e che avevano causato due vittime in Lombardia (di cui una in Brianza). Nella vicina Milano, ancora ieri, tutti i parchi erano stati chiusi al pubblico per motivi di sicurezza.
A Monza no, giusto per accontentare i fans del Boss e anche grazie al lavoro instancabile di pompieri, volontari e forze di polizia che hanno corso alla disperata per mettere in sicurezza la zona del concerto e il Parco. Un applauso e un grazie di cuore.
Alla fine lo spettacolo di una delle grande leggende della musica internazionale è stato indimenticabile per un cantautore che ha fatto la storia della musica. Ora, non è che nella nostra Monza vogliamo tutti i mesi un Bruce Springsteen, questo no. Però Monza ha bisogno di questi eventi per stare al passo delle grandi città. Concerti importanti, eventi unici che possano richiamare migliaia di persone. Anche sul tema degli eventi, visto che con lo sport Monza sta conquistando vette inesplorate, facciamola diventare una Città da serie A. Ristoranti, locali e negozianti hanno bisogno di veder crescere il turismo anche grazie a questi appuntamenti che richiamano migliaia di persone. Stefano Peduzzi - Direttore Monza-News