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Critiche all'Allenatore

Moggi ha riconosciuto che l'allenatore ha commesso degli errori tattici, sottolineando in particolare la libertà concessa a Granit Xhaka, il centrocampista svizzero che ha dominato la partita: "Sento che molti colpevolizzano l’allenatore e sicuramente ha fatto degli errori. Ad esempio ha lasciato troppo libero Xhaka che ha fatto il bello e cattivo tempo a centrocampo".

Le Responsabilità di Gravina

Tuttavia, Moggi ha identificato Gravina come il vero responsabile della sconfitta, criticando la gestione generale del calcio italiano: "Il vero colpevole di questa sconfitta è il presidente della FIGC Gabriele Gravina. Gravina è colpevole perché non ha saputo difendere gli interessi del nostro calcio, perché in Serie A giocano troppi stranieri che tolgono spazio ai nostri giovani". Moggi ha suggerito che una regolamentazione più severa riguardo il numero di giocatori stranieri in Serie A potrebbe aiutare a valorizzare i talenti italiani.

Proposta di Dimissioni

Moggi ha addirittura suggerito che Gravina dovrebbe seguire l'esempio di Giancarlo Abete e dimettersi: "Sarebbe bello facesse come Abete e si dimettesse". Questa richiesta di dimissioni è stata motivata anche dalla reazione di Gravina all'abolizione del decreto crescita da parte del Governo.

Decreto Crescita

Moggi ha espresso la sua opinione sul decreto crescita, che agevolava l'acquisto di giocatori stranieri: "Quando il Governo ha abolito il decreto crescita ha avuto anche il coraggio di criticare, invece avrebbe dovuto ringraziarlo perché così non sarà più vantaggioso per un club acquistare uno straniero rispetto a un italiano". Questa critica sottolinea come, secondo Moggi, la politica federale dovrebbe incentivare maggiormente l'inserimento di giocatori italiani nei club della Serie A. 

Le dichiarazioni di Luciano Moggi evidenziano una profonda insoddisfazione nei confronti della gestione del calcio italiano da parte della FIGC, suggerendo che la presenza eccessiva di giocatori stranieri in Serie A stia soffocando i talenti locali. Moggi chiede un cambiamento radicale nelle politiche federali per favorire la crescita dei giovani calciatori italiani e solleva la questione delle responsabilità dirigenziali al più alto livello del calcio italiano.