Triangolo Calcio Monza, Autodromo e Red Bull: solo una suggestione di mezza estate?
Il focus di Enzo Mauri in merito alla nuova divisa da gioco e i possibili scenari societari
Triangolo Calcio Monza-Autodromo Nazionale Monza-Red Bull, suggestione di una notte d’estate a Ponte di Legno, alla presentazione della nuova divisa da gioco della società biancorossa, o concreta base per un maxi accordo sportivo di risonanza internazionale?
Difficile decifrare adesso le intenzioni dei possibili diretti interessati, al di là del già collaudato rapporto di sponsorizzazione in atto da qualche anno tra Calcio Monza ed Autodromo Nazionale Monza, diventato improvvisamente coinvolgente, con il richiamo sulle magliette dei simboli della velocità e del motorismo, oltre alla riproduzione in piccolo, sul colletto, dello storico tracciato monzese, da poco centenario.
A molti attenti osservatori delle vicende biancorosse è parso quanto meno strano questo deciso avvicinamento della società brianzola all’Autodromo, alla velocità ed al mondo dei motori, dopo un periodo di convivenza decisamente low profile, e proprio nei giorni in cui é circolata insistentemente da più parti la voce di un possibile inserimento di Red Bull nelle offerte di acquisizione di quote del Calcio Monza.
Dall’Ufficio Stampa del Monza assicurano trattarsi semplicemente di una casualità, in quanto, come in questo caso, i disegni delle magliette vengono stabiliti una decina di mesi prima della presentazione ufficiale. E nell’ottobre del 2022, di Red Bull possibile socio della società brianzola neppure si poteva lontanamente ipotizzare.
Noi ne prendiamo atto, conoscendo la provata serietà dei nostri interlocutori, anche se, entrando nello specifico, possiamo immaginare non proprio impossibili eventuali modifiche ai capi, per un impatto più deciso di marketing, o per improvvise esigenze societarie, anche negli ultimi momenti, a lavorazione ancora in corso. Indipendentemente dalla filosofia che ha ispirato le magliette, sembra comunque certo, come hanno ampiamente riportato parecchi quotidiani e siti sportivi, un certo interesse del potente gruppo bibitaro per il Calcio Monza e, di conseguenza, in modo indiretto ma molto appagante in termini di immagine, per l’Autodromo Nazionale.
La Red Bull, azienda austriaca attiva dal 1984 nel settore delle bevande energetiche, operante in 175 Paesi con l’impiego di circa 16.000 persone, con un fatturato di gruppo di 9,684 miliardi di euro e 11,582 miliardi di lattine vendute in tutto il mondo lo scorso anno, è proprietaria di un autodromo, il Red Bull Ring di Spielberg, dove corrono stabilmente le monoposto di F.1 e le motociclette della MotoGP, di due scuderie di F.1, la Red Bull Racing, vincitrice per quattro anni consecutivi, dal 2010 al 2013, del Campionato Mondiale Costruttori e Piloti con il driver Sebastian Vettel e di altri tre titoli iridati più recentemente con Max Verstappen, e della più modesta Scuderia Alpha Tauri, di due squadre motociclistiche, il Red Bull KTM Factory Racing ed il Red Bull Honda World Superbike Team, di due compagini di Hockey, l’EHC Munchen e l’EC Red Bull Salzburg e, per finire, di ben sei società calcistiche, il New York Red Bulls, il FC Red Bull Salzburg, il RB Leipzia, il Fussballclub Liefering, il Red Bull Brasil ed il Rell Bull Bragantino.
Negli anni, la solidissima azienda austriaca ha diversificato i propri investimenti ed oggi è attiva nel settore sportivo, non solo direttamente con proprie squadre, ma anche sponsorizzando eventi motoristici, di discipline invernali e di sport estremi. La Red Bull potrebbe quindi essere interessata ad approdare pure in Italia, magari come socio di minoranza del Monza, al fianco di Fininvest, seguendo e concretizzando il pensiero del presidentissimo Silvio Berlusconi che, a tal fine, prima di lasciarci, aveva anche incontrato l’armatore greco Marinakis a Villa San Martino ad Arcore.
Questo ipotetico triangolo, con ogni probabilità, sarebbe visto favorevolmente da più parti. Per i figli di Silvio Berlusconi e per il dottor Galliani, in primis, per ridurre i costi di gestione della società calcistica brianzola, dopo i tanti investimenti degli ultimi tempi e per ammorbidire il bilancio di fine anno. Ma non solo per loro.
Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Automobile Club d’Italia, in pratica ‘proprietario’ dell’Autodromo Nazionale Monza, e dal 2021 vicepresidente onorario della Federazione Internazionale dell’Automobile, nonché zio di Saverio Sticchi Damiani, presidente dell’Unione Sportiva Lecce, giusto per restare pure in tema calcistico, ha dichiarato più volte di essere stanco di coprire ogni anno il consistente ‘rosso’ di milioni di euro accumulato dall’impianto monzese nell’organizzazione del G.P. d’Italia di F.1 e delle altre gare minori. Un ulteriore contributo, dopo quelli di Comune, Regione Lombardia e Governo, potrebbe, in qualche maniera, far decisamente comodo alle casse di un ente pubblico, non economico, senza scopo di lucro ed a base associativa, che, per statuto, non può avere sempre un occhio di riguardo per Monza, giustificandolo gli esborsi consistenti con la notorietà mondiale della pista e con la storia. E presentarsi ad ACI ed a S.I.A.S., la società che gestisce pressoché da sempre l'Autodromo, come conosciutissimo gruppo, detentore in Italia anche di quote significative del Calcio Monza, con prima squadra di serie A sponsorizzata tra l'altro anche proprio dal 'Tempio della Velocità', potrebbe giustificare e favorire non poco le mosse di Red Bull, in un’ottica di continua espansione in campo calcistico, ma anche motoristico.
Ed allora, sperando di vedere un giorno giganteggiare il toro rosso anche davanti all'U-Power Stadium ed all'ingresso principale dell'Autodromo, avanti più che mai con il classico slogan 'Red Bull ti mette le aliiii'. Enzo Mauri