Monaco, il paradiso fiscale degli italiani: come si fa a trasferirsi e quali sono i vantaggi
Jannik Sinner e gli altri 8 mila connazionali che vivono nel Principato sono controllati dal Fisco italiano
Non solo Jannik Sinner, il campione di tennis che ha trionfato agli Australian Open 2024, ma anche altri 8 mila italiani hanno scelto di vivere nel Principato di Monaco, il piccolo Stato circondato dalla Francia considerato un paradiso fiscale. Ma per ottenere la residenza monegasca e non pagare le tasse in Italia, bisogna seguire una serie di passaggi e requisiti, e sottoporsi ai controlli dell'Agenzia delle Entrate.
I requisiti per diventare residenti a Monaco
Per beneficiare delle agevolazioni fiscali del Principato, che non prevede alcuna imposta sul reddito, sulle plusvalenze o sul patrimonio delle persone fisiche, bisogna prima di tutto ottenere la carta di soggiorno monegasca (o permesso di soggiorno). Per farlo, ci sono tre requisiti da soddisfare:
- Affittare o acquistare una casa a Monaco, fornendo una copia del contratto registrata dai servizi fiscali o del certificato notarile di proprietà, e una bolletta dell'energia elettrica;
- Aprire un conto corrente bancario presso una banca privata con filiale locale, depositando almeno 500 mila euro, per dimostrare di avere risorse finanziarie sufficienti per vivere nel Principato;
- Presentare una serie di documenti che attestino l'identità e la moralità del richiedente, come il passaporto, il certificato di nascita, di matrimonio o di divorzio, il casellario giudiziario, il curriculum vitae e la tessera sanitaria.
Il colloquio con la Pubblica Sicurezza
Dopo aver presentato la documentazione, che può essere anche in lingua italiana, il richiedente deve compilare un modulo con la richiesta alla Pubblica Sicurezza e attendere di essere convocato per un colloquio dalla Sezione Residenti. Se la pratica ottiene il nulla osta, la domanda viene accolta e la carta di soggiorno rilasciata.
Questo è il percorso che hanno seguito gli italiani residenti a Monaco, tra cui Jannik Sinner, che da due anni sono sotto la lente del Fisco italiano. L'Agenzia delle Entrate, infatti, vuole verificare che gli italiani iscritti all'Aire (l'Anagrafe degli italiani residenti all'estero) e residenti in Paesi considerati paradisi fiscali, come Monaco, la Svizzera, il Lussemburgo o gli Emirati Arabi, vivano davvero nei luoghi dove hanno dichiarato la residenza fiscale. In caso contrario, potrebbero incorrere in sanzioni e accertamenti.