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“Bentornato Giovanni, portaci là dove non siamo mai riusciti ad arrivare…”. Questo il titolo del mio “Punto” su Monza News del 28 maggio 2021, poche ore dopo l’ufficializzazione da parte della società di Monzello dell’arrivo di Giovanni Stroppa sulla panchina del Monza. Ed ecco che quell’auspicio, che non riusciva a nascondere il desiderio di vedere realizzato per tanti come me il sogno sportivo di una vita, è andato a buon fine. Grazie Giovanni! Grazie a tutti i tuoi giocatori! E grazie a Silvio Berlusconi e a Adriano Galliani che in quattro anni hanno portato il Monza dalla serie C alla massima categoria, consentendo che il sogno si realizzasse.

Mister Stroppa, l’ennesimo ex biancorosso vincente sulla panchina del Monza, è stato l’artefice tecnico-tattico di questa impresa. Ha tenuto unito il gruppo nei tanti momenti difficili ed ha testardamente percorso la sua strada anche quando le critiche lo hanno preso di mira. Zittendo tutti e riuscendo in un’impresa storica al primo tentativo.

Oltre a quanto fatto attingendo dal proprio portafoglio e all’entusiasmo profuso dopo aver intrapreso l’avventura Monza, il merito di Silvio Berlusconi è quello di averci messo la faccia sin dal principio, col rischio di scalfire la propria immagine vincente in ogni campo, in particolare nel mondo del calcio. Complimenti presidente!  

E poi, last but not least, Adriano Galliani. La testa, l’anima ed il cuore di questa cavalcata sofferta e vincente. Iniziata con la squadra in Serie C e conclusasi con l’apoteosi di Pisa. Parole dello stesso Galliani dei mesi scorsi. “Per ragioni professionali sono stato per  trent’anni in prestito al Milan, ma il mio cuore ha sempre battuto e sofferto per i colori biancorossi”. Parole di grande amore verso il Monza e verso la sua Monza.

Erano passate poche ore dalla infausta trasferta di Perugia di qualche settimana fa e solo la speranza mi induceva a pensare e scrivere, in un impeto di audacia e fantasia, che il fato avesse deciso di concedere alla società biancorossa il primo storico approdo alla Serie A solo tramite un percorso tortuoso e sofferto. Ma che, se fosse stato vincente, avrebbe dato ancora maggior gioia e soddisfazione. Così è stato, ma quanta sofferenza per le nostre coronarie! Chissà se la sofferenza di chi ha seguito e festeggiato da lassù è stata diversa da quella di noi terreni… Di sicuro la loro gioia e la loro soddisfazione sono state almeno pari alle nostre.

Paolo Corbetta

foto Buzzi