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I giovani a Monza sono il presente, ma soprattutto il futuro. La società con la rosa più giovane d’Europa non guarda solamente alla prima squadra, ma sta investendo molto sul proprio settore giovanile. Un lavoro intenso, con figure chiave, una grande valorizzazione sul piano umano e una programmazione ben definita. E per ottimizzare il lavoro la società del presidente Brambilla ha incorporato nello staff tecnico persone qualificate, come Girolamo Lobasso, giovinazzese doc, che ha una sana e innata passione per l’hockey e per il lavoro in pista “Fosse per me, starei anche venti ore in pista - afferma l’ex allenatore del Seregno - L’hockey è la mia passione, ho iniziato a praticarlo al Parco Scianatico, ai tempi del grande Giovinazzo e in pratica non ho mai smesso” Ora a Monza occupa il ruolo di responsabile tecnico del settore giovanile, una parte fondamentale della società. Ad oggi il Teamservicecar annovera quasi 60 ragazzi tra avviamento, mini hockey, under 11,13 e 15 “Stiamo crescendo. Sono arrivato in una società che aveva già un’ottima struttura, con persone come Paolo Scurati e Roberto Mazzoletti, che da anni lavorano con i più piccoli, che sono i bambini dell’avviamento. Il loro è un apporto prezioso, perché instaurano un primo feeling con i pattini e con la disciplina: occupano un ruolo delicato e lo fanno veramente bene. Abbiamo anche un progetto con le scuole, che stiamo portando avanti ambiziosamente, perché oggi è fondamentale promuovere l’hockey”. Un lavoro importante, fatto con una grande passione, che poi si riflette nelle varie categorie, amalgamato e gestito con oculatezza da Graciela Angarita, instancabile manager del complesso settore giovanile “È una struttura non semplice da gestire - prosegue Giro -. Ci sono i rapporti con i genitori, i materiali, le ambulanze per le partite e una molteplicità di incombenze che prevedono una grande organizzazione. Quest’anno negli staff delle varie categorie abbiamo inserito anche alcuni giocatori di A1. Sebastiano Schena segue i più piccoli, che praticano mini hockey, Pol Franci l’Under 11, Zucchetti la 13 e Marc Ollè, che ha più esperienza per aver lavorato con i giovani del Reus, si occupa dell’Under 15, che la categoria maggiore, prima della Serie B. Ovviamente in pista ci sono sempre anch’io, che mi suddivido i compiti con i ragazzi, insieme a Massimo Olivieri, un giovane tecnico che ci dà sempre tantissimo e che in passato si è sobbarcato il peso di intere categorie da gestire”. Un lavoro che nello specifico si basa principalmente sui fondamentali “Quelli sono la base non solo dell’hockey ma di ogni sport. Dobbiamo lavorare con costanza, partendo dal pattinaggio, ma stiamo già raccogliendo i primi frutti, grazie ad allenamenti più mirati e specifici. È una strada lunga ma incoraggiante, e i ragazzi stanno prendendo fiducia”. La scorsa stagione l’Under 13 ha raggiunto le finali di campionato e nelle ultime settimane le giovanili dell’HRC Teamservicecar hanno battuto in tornei amichevoli CGC Viareggio e Bassano: due scuole, quella toscana e veneta, di alto profilo. Qualcosa di assolutamente inimmaginabile anche solo un paio d’anni fa “Le distanze non sono più quelle degli anni passati, abbiamo maggiore consapevolezza nei nostri mezzi e il fatto di essere attaccati agli avversari fino alla fine genera fiducia nei ragazzi e nel lavoro. Ora inizierà il campionato, dove vogliamo continuare sulla falsariga dei risultati di Coppa Italia, competizione in cui abbiamo fatto benissimo”.

Hockey Camp Tonezza: con i pattini anche gli amici disabili

Dal 21 al 27 giugno prossimi Lobasso sarà anche il responsabile di un Hockey Camp che si terrà a Tonezza del Cimone, in Veneto. Per l’HRC Monza è una novità assoluta e la società ha fornito con entusiasmo il patrocinio per questo nuovo evento, che fa indubbiamente parte del “pacchetto crescita” societario “Voglio ringraziare Brambilla, Girardelli e il club per il sostegno - afferma Giro - È una novità che porterà dei benefici, perché è importante lavorare tutto l’anno, senza pause nell’attività. Mi affiancheranno collaboratori da tutto il paese, sono tecnici “volontari”, che si prodigano per passione e per amore dell’hockey, come Michele Achilli, Mimmo Capolupo da Matera, Ariano Civa e Filippo Dimone da Pieve e il follonichese Fabio Bellan. La novità è che si unirà a noi un gruppo di ragazzi disabili, alcuni con la sindrome di down, che indosseranno i pattini in un connubio di sport, passione e divertimento. È nostra intenzione coinvolgere anche le ragazze: le premesse ci sono e sono confortanti. L’idea è quella di ricreare una struttura che già dai prossimi anni possa resistere per un mese, alternando ragazzi e allenatori, per entrare nell’ottica che il lavoro va supportato 365 giorni all’anno. È un discorso difficile, ma ci metteremo tutto l’impegno possibile”.