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L'Inter vince a Roma in rimonta e assesta la mazzata decisiva al campionato. La Juventus inciampa in casa contro l'Udinese e dà addio ai sogni di gloria. Tuttavia, il saluto allo scudetto, probabilmente, è datato due settimane fa, quando i bianconeri, inopinatamente, pareggiarono in casa contro l'Empoli. Non poteva esserci preludio peggiore allo scontro diretto contro i nerazzurri della settimana successiva.

Partita nella quale gli uomini di Inzaghi hanno dimostrato una superiorità netta, che trascendeva l'1 a 0 finale. Il match di ieri contro i friulani ha visto una squadra spenta, priva di entusiasmo, come si fosse svegliata improvvisamente dal sogno. Anche lo stadio non ha aiutato, con i tifosi che, anziché incitare i propri beniamini, hanno iniziato a beccarne gli errori. Allegri lo aveva detto per primo “Non siamo attrezzati per lo scudetto”. In tanti pensavano bluffasse, ora, forse, stiamo capendo il perché lui abbia 405 partite sulla panchina della Juve e tutti i critici zero.

Il Milan ha battuto il Napoli con grande sofferenza, avvicinandosi al secondo posto, distante ora un solo punto. La squadra di Pioli ha staccato ormai definitivamente le quarte e può dedicarsi a cuor leggero all'Europa League, che potrebbe diventare il vero obiettivo stagionale.

In zona Champions, l'Atalanta e il Bologna si confermano in ottima forma, vincendo di goleada contro Genoa e Lecce. La Fiorentina ha la meglio su un fragile Frosinone formato trasferta. La Lazio si rialza vincendo a Cagliari, mentre la Roma lotta, ma deve soccombere di fronte alla forza dell'Inter. Si stacca, forse in maniera definitiva, il Torino che non va oltre il pari a Sassuolo. 

In coda, oltre al successo fondamentale dell'Udinese, spicca la vittoria in trasferta dell'Empoli a Salerno. Nicola ha rivitalizzato i toscani, mentre per i granata rimangono pochissime speranze salvezza. 3,5%, per dirla alla Sabatini, che ha esonerato Inzaghi per affidare le residue chance a Liverani, che torna nella massima serie dopo la sfortunata parentesi di Parma, nel 2020/2021.

Una scelta molto discutibile, visto il recente curriculum del tecnico romano. Per lui, esordio di fuoco venerdì a San Siro contro un'Inter che, probabilmente, sarà già focalizzata sul big match di Champions contro l'Atletico Madrid.