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Le indagini hanno rivelato un quadro drammatico di sopraffazione. I quattro indagati avrebbero letteralmente preso possesso dell'abitazione della vittima, privandola persino delle risorse essenziali. Non solo hanno occupato l'appartamento, ma avrebbero sottratto la pensione e razionato il cibo, costringendo il disabile in una condizione di totale soggezione.

L'intervento delle forze dell'ordine

Polizia

A luglio, la polizia è intervenuta dopo una chiamata di emergenza. Un residente di Monza aveva segnalato l'occupazione abusiva del proprio appartamento e la presenza di sostanze stupefacenti. Gli agenti hanno pianificato accuratamente l'irruzione, adottando tutte le precauzioni necessarie per tutelare la vittima.

Durante l'operazione, la situazione è rapidamente degenerata. Uno degli indagati ha tentato di aggredire un poliziotto per fuggire, mentre un altro ha disseminato involucri di droga in ogni angolo dell'abitazione, rendendo ancora più complessa l'operazione.

L'udienza e i provvedimenti

Davanti al giudice per le udienze preliminari Elena Sechi, sono emerse ulteriori dinamiche processuali. La richiesta di ascoltare l'amministratore di sostegno della vittima e alcuni testimoni è stata respinta. Attualmente, i quattro indagati versano in regime di libertà controllata: la giovane "ragazza unicorno" indossa un braccialetto elettronico, mentre gli altri sono sottoposti all'obbligo di firma.