Da Monza riparte uno storico partito italiano: ecco chi sarà il nuovo segretario regionale
Il giovane Valerio Antonelli si prepara a guidare il Partito Repubblicano Italiano in Lombardia con idee innovative
Antonelli è ben conosciuto dal sindaco di Monza, Paolo Pilotto, presente al congresso per un saluto istituzionale. Pilotto, che fu suo insegnante di religione al liceo classico Zucchi, ha seguito da vicino la crescita politica del giovane. Per Antonelli, essere repubblicano oggi significa attualizzare gli ideali storici del partito.
Non potremmo dirci repubblicani se non cercassimo innanzitutto, qui in Brianza, una connessione con il mondo produttivo e imprenditoriale, proiettandolo in una logica internazionale.
Ha affermato, come raccolto dai colleghi de Il Giorno. E ha sottolineato inoltre la necessità di investimenti mirati per aumentare la produttività e potenziare sanità e scuola pubblica, pilastri fondamentali della coesione sociale lombarda.
Infrastrutture e alleanze politiche
Antonelli ha evidenziato l'importanza di migliorare il trasporto pubblico locale, soprattutto nelle aree periferiche dell'hinterland milanese come Monza e Brianza.
Fondamentale poi è il potenziamento del trasporto pubblico locale, soprattutto nei territori che fanno da cerchia esterna all’hinterland milanese, come Monza e Brianza. Non si può prescindere dalla linea di metropolitana M5.
Sul piano politico, il PRI si avvicina all'area del centrosinistra, mantenendo un dialogo con forze riformiste come Azione, Più Europa e il Partito Socialista, oltre a valutare possibili collaborazioni con il Partito Democratico.
Sia per le prossime elezioni milanesi, che per quelle monzesi siamo aperti a valutare una possibile entrata in coalizione col centro sinistra.
La cultura come leva di crescita
Tra le priorità del PRI in Brianza c'è anche la promozione della cultura. Ettore Radice, esponente locale del partito, denuncia il ritardo della zona negli investimenti culturali.
Ci batteremo affinché i Comuni della Brianza riconoscano più fondi per la cultura, siamo all’ultimo posto per spesa in cultura a livello nazionale. Dobbiamo prendere spunto dalle vicine province di Mantova, Bergamo, Brescia, che investendo in questo settore hanno visto crescere l’economia.
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