Uccise la fidanzata e il figlio: ergastolo per Impagnatiello, la reazione dei parenti di Giulia Tramontano
La Corte di Assise ha emesso oggi una sentenza di ergastolo e tre mesi di isolamento diurno per Alessandro Impagnatiello
Un delitto che ha scosso l’Italia intera
Impagnatiello, detenuto nel carcere di San Vittore da giugno 2023, ha colpito a morte Giulia Tramontano con diverse coltellate, ponendo fine alla sua vita e a quella del figlio che portava in grembo. La decisione della Corte rappresenta una dura condanna per un caso che ha profondamente colpito l’opinione pubblica per la crudeltà e la premeditazione dell’omicidio.
Durante la lettura della sentenza, i familiari di Giulia, presenti in aula, si sono abbracciati, visibilmente commossi e in lacrime, trovando un primo segnale di giustizia per la loro perdita.
Una pena esemplare per un crimine efferato
La Corte ha riconosciuto l'aggravante della particolare crudeltà e della gravidanza della vittima, elementi che hanno contribuito alla severità della condanna. Questo caso rimane un simbolo della necessità di vigilare sulla violenza di genere e di promuovere interventi preventivi per proteggere le vittime di relazioni violente.
L’ergastolo inflitto a Impagnatiello rappresenta un monito e un richiamo alla giustizia, mentre il ricordo di Giulia Tramontano continuerà a vivere nella memoria collettiva.