Monza, le parole sagge di Turati, gli atteggiamenti sbagliati di una stella e un grosso in bocca al lupo!
Il punto di Paolo Corbetta dopo il ko del Monza contro la Lazio
Monza, quegli atteggiamenti sbagliati di Daniel Maldini
Le mancanze di Daniel Maldini ieri sono state determinanti. Dalle occasioni gol non sfruttate, alla clamorosa palla persa nell’azione della rete di Zaccagni che ha deciso la partita. E ancor più di queste situazioni mi ha irritato vedere nel talentuoso trequartista biancorosso un atteggiamento di marcato egoismo e, peggio ancora, di grande sufficienza, culminata in un’ammonizione evitabile se solo un pochino di ragione avesse prevalso sull’istinto nel protestare per un fallo subito. Tuttavia, sia chiaro, il Monza non ha perso solo per colpa di Maldini. La squadra di Nesta è in crisi di risultati, ma è meno sofferente sul piano del gioco. Però, serve ben altro per tornare a far punti. Serve maggior concretezza e un atteggiamento di ben altro livello.
La sosta mi consente di soffermarmi su quanto emerso in questo primo scorcio di campionato e cercare di effettuare una valutazione il più possibile oggettiva. Nelle sette gare che mancano alla fine del girone d’andata il Monza deve affrontare in sole due circostanze squadre che attualmente occupano la parte sinistra della classifica. A parte Juventus e Udinese, Pessina e compagni hanno la possibilità di raddrizzare la classifica con formazioni alla portata come Torino, Como, Lecce, Parma e Cagliari, in rigoroso ordine di calendario. Dalla ripresa del campionato e fino alla prima gara di gennaio c’è dunque una serie di incontri dai cui esiti sarà indirizzata la seconda parte della stagione biancorossa. Alla ricerca di quei punti necessari per conquistare la permanenza in serie A. Lo scorso campionato la salvezza fu garantita a quota 36; data l’andatura elevata delle numerose squadre che stanno al vertice, quest’anno potrebbe essere sufficiente qualche punto in meno per rimanere nella massima serie.