Parma-Monza: l’era Bocchetti inizia con una partita spartiacque per il prosieguo del campionato
Dalla partita del Tardini, il Monza inizia una nuova era con Salvatore Bocchetti in panchina con uno scontro salvezza

Parma-Monza: l’era Bocchetti inizia con una partita spartiacque per il proseguo del campionato
In questo periodo di fermo natalizio, in Serie A c’è stata una notizia che ha fatto parecchio scalpore, ossia l’esonero di Alessandro Nesta come allenatore del Monza. Una scelta che ha fatto discutere i tifosi biancorossi e no, in merito alle tempistiche e alla scelta del sostituto.
Infatti, i giornali hanno parlato di questa manovra societaria, sottoforma di domanda, “si è perso tempo?”. Col senno di poi Nesta poteva essere esonerato prima dell’esito della partita della Juventus, dove i biancorossi hanno offerto una migliore prestazione rispetto alle precedenti due partite contro Udinese e Lecce. Dunque, sono state queste tre partite, con tre sconfitte consecutive, a far discutere le tempistiche del cambio in panchina poiché le prime due erano contro avversari poco più avanti in classifica contro il quale il Monza non è riuscito a fare punti e ha visto la zona salvezza allontanarsi. Inoltre, nella partita di Lecce gli uomini di Nesta avevano offerto una delle peggiori prestazioni della stagione ed è lì che forse andava fatto il cambio in panchina, vista l’importanza della sfida.
La scelta di cambiare allenatore è comunque arrivata a dimostrazione che la società biancorossa vuole dare una svolta ad una stagione fino a qui disastrosa. Il tecnico scelto corrisponde al nome di Salvatore Bocchetti, ex tecnico che portò il Verona alla salvezza nella stagione 2022/2023. Una scelta non approvata da molti, vista la poca esperienza del tecnico campano in massima serie e visti i possibili nomi che potevano arrivare a Monza, come Andreazzoli e Ballardini, profili più esperti.
Storicamente, nei momenti di difficoltà delle squadre con direttore sportivo Adriano Galliani, quest’ultimo ha quasi sempre virato su allenatori giovani in rampa di lancio. Essi rappresentavano delle vere e proprie scommesse che poi si rivelarono la scelta giusta, il caso più recente è Raffaele Palladino che fece benissimo nei due anni a Monza e che attualmente sta facendo sognare in grande la Fiorentina.
Si spera che anche Salvatore Bocchetti porti lo stesso esito dei suoi predecessori, centrando la salvezza con il Monza. La rincorsa del Monza al quartultimo posto, con Bocchetti allenatore, partirà dalla partita di sabato 29 dicembre alle ore 15.00 allo stadio Tardini di Parma. Questa sfida, valevole per la diciottesima giornata di campionato, vedrà affrontare una squadra con soli 5 punti in più dei brianzoli e reduce da un pesante sconfitta per 5-0 in casa della Roma.
Parma, neopromossa con giocatori giovani ma con tante difficoltà difensive

Nella scorsa stagione, il Parma ha concluso al primo posto con ben 76 punti in Serie B, risultato che ha sancito il ritorno dei ducali in massima serie dopo tre stagioni dall’ultima volta. In quell’annata la squadra di Pecchia si è contraddistinta per il gran gioco espresso grazie ad un 4-2-3-1 con il giusto mix tra esperti e giovani. Questo ha portato la società del Parma a non rivoluzionare l’organico della squadra, per il salto di categoria, ma a puntellarla con qualche acquisto. Infatti, di nuovi arrivi, dal mercato estivo sono arrivati l’attuale portiere titolare, Suzuki, due esterni, Cancellieri e Almqvist, e il centrocampista Keita, il più costoso. A settembre, il Parma si presentava come una delle possibili sorprese del campionato vista l’interessante rosa di cui dispone e il convincente inizio di campionato, con quattro punti nelle prime tre partite contro Fiorentina, Milan e Napoli.
Nei successivi incontri, il Parma ha fatto qualche passaggio a vuoto contro Lecce, Udinese, Cagliari e Genoa, alternato a degli ottimi risultati contro Juventus e Lazio che hanno portato i ducali ad occupare l’attuale quindicesimo posto in classifica con un solo punto in più rispetto alla zona rossa della classifica. Questa situazione di classifica può essere spiegata dai 33 gol subiti dal Parma nelle prime sedici giornate, media di due gol a partita, che ad oggi rappresenta la seconda peggior difesa del campionato. Questa squadra possiede il suo punto di forza nell’attacco dove sono stati segnati ben 23 gol e che rappresenta la miglior produzione offensiva, rispetto alle altre squadre che lottano per non retrocedere. Questa buona media realizzativa del Parma è dovuta dai giocatori offensivi che stanno facendo un’ottima figura in massima serie, tra cui Bonny, Mihaila e Man, presenti anche nella rosa della scorsa stagione, ed anche Cancellieri senza dimenticare Bernabè, infortunatosi due mesi fa.
Come gioca il Parma di Pecchia e tutto quello che c’è da sapere

Il modulo utilizzato da Pecchia è il 4-2-3-1 con Suzuki in porta, linea di difesa a 4 composta da Coulibaly, Hainaut, Balogh e Valeri, i due mediani sono Keita e Sohm, linea di trequartisti con Man a destra al centro Hernani e Cancellieri a sinistra ed Bonny come unica punta.
In fase di possesso i due centrali difensivi rimangono bassi e si allargano, Sohm sale e prende la posizione di Hernani che scende a prendere vicino a Keita senza però rimanere in linea, i terzini si alzano sulla linea di Sohm rimanendo larghi mentre Man e Mihaila si allargano per dare ampiezza e Bonny rimane centrale. Hernani scende a prendere palla formando un rombo con Keita che rimane dietro. I terzini si alzano, stando larghi per dare massima ampiezza alla manovra e lasciare spazio al trequartista per salire col pallone o per cercare la palla per il terzino o per l’esterno alto. In fase di sviluppo di gioco le linee di centrocampo e attacco si scaglionano per non dare troppi punti di riferimento, Keita rimane basso insieme ai centrali di difesa, Sohm sale andando ad occupare la posizione di trequartista ma rimanendo in costante movimento su tutto il fronte offensivo e Bernabè diventa il portatore di palla nonché regista della squadra. Una costante del gioco di Pecchia è la palla su Bonny, molto bravo nel difenderla e successivamente nel giocarla sugli esterni, a questo punto o si va nel 1vs1 sugli esterni o si aspetta la sovrapposizione del terzino per l’imbucata per poi andare a concludere a rete.
In fase di non possesso il Parma si dispone con un 4-4-2, con i due esterni che si abbassano sulla linea dei mediani e rimangono dietro insieme ai 4 difensori, rimangono alti Bonny e Hernani che vanno a schermare le giocate dei difensori verso i centrocampisti avversari. Una volta che la squadra salta la prima pressione, la linea di centrocampo si ricompatta e si avvicina a quella di difesa.La linea di difesa del Parma è leggermente scaglionata, i due centrali rimangono molto stretti e un po’ più bassi dei terzini, questi ultimi rimangono leggermente più avanzati e staccati per uscire subito sullo scarico laterale, i due mediani coprono l’eventuale imbucata nello spazio fra terzino e centrale.
Il Parma ha spesso un recupero alto del pallone, da poco dopo la linea di centrocampo avversaria in su. Una volta recuperato il pallone, grazie al lavoro dei 4 giocatori offensivi più uno dei due terzini, si passa alla verticalizzazione immediata andando così a preferire un calcio estremamente diretto, fatto di pochi passaggi ma tutti volti al guadagno rapido di campo. Raramente quando non riesce ad attuare una ripartenza immediata dopo il recupero del pallone, la squadra consolida il possesso e riparte dal portiere.