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via crucis

La serata di venerdì 28 marzo ha visto Vimercate trasformarsi in un luogo di grande partecipazione spirituale. Qui, nella Zona pastorale di Monza, si è svolta la Via Crucis, un evento che ha richiamato un numero impressionante di persone. A guidare il tutto c’era proprio monsignor Delpini, figura di spicco e presenza d’eccezione per questa celebrazione. La processione è partita da piazza Marconi, snodandosi poi tra le vie del centro, in un’atmosfera di raccoglimento che ha unito la città in un abbraccio di fede.

Fedeli da sette decanati e una comunità unita

Non erano solo i cittadini di Vimercate a riempire le strade: migliaia di fedeli provenienti da sette decanati diversi hanno voluto essere presenti. Insieme a loro, sacerdoti, il vicario episcopale di zona monsignor Michele Elli e don Maurizio Rolla, responsabile della comunità pastorale, hanno preso parte alla preghiera. L’evento ha visto anche la partecipazione attiva dei ragazzi degli oratori e degli scout, segno di una fede viva che coinvolge anche le giovani generazioni. “È bello ed emozionante essere qui oggi, a portare la Croce e pregare con tutti voi”, ha detto l’arcivescovo Delpini, aprendo il cuore dei presenti con parole semplici ma cariche di significato.

Quattro momenti di sosta e riflessione

Il percorso della Via Crucis è stato scandito da quattro tappe significative, momenti di pausa dedicati alla contemplazione e alla meditazione. Tra canti e silenzi, la serata di Vimercate si è riempita di un’atmosfera unica, fatta di domande profonde e risposte di fede. In uno dei commenti letti durante le stazioni, si è sottolineato come la preghiera possa essere un’ancora nei momenti di tristezza, una risposta alle solitudini che rischiano di chiuderci in noi stessi. “Più forte è il male, più forte è il Tuo silenzio”, si è detto, un silenzio che non è assenza ma un’occasione per cambiare e accogliere la Parola nel proprio cuore.

Un cammino accompagnato da giovani e autorità

delpini

Il tragitto ha toccato diverse vie della città, da via Mazzini a piazza Roma, passando per via Valcamonica, via Aldo Motta e via Dalmazia, fino a concludersi sul sagrato della parrocchia di San Maurizio. Ad accompagnare la processione c’erano anche il sindaco Francesco Cereda, le forze dell’ordine, la protezione civile e gli Alpini, che hanno garantito sicurezza e supporto. La presenza dei ragazzi degli oratori e degli scout ha aggiunto un tocco di vitalità, rendendo il cammino un’esperienza condivisa tra generazioni, sotto lo sguardo attento e amorevole dell’arcivescovo.

Il messaggio finale: “Gesù ti ama e ti chiama”

Al termine della Via Crucis, monsignor Delpini ha chiuso con un messaggio potente e universale. “Gesù si impegna a rendere ogni persona partecipe della sua vita e della sua gloria”, ha dichiarato, descrivendo la Passione come una litania d’amore che non si stanca di ripetere un invito: “Ti ama e ti chiama”. Anche chi si sente lontano, chi ha ceduto alle distrazioni, ai vizi o ai rancori, chi ha smesso di pregare o di servire gli altri, non è escluso da questo amore. Per l’arcivescovo, non esiste storia che Gesù non accolga, trasformandola in un’opportunità di salvezza. Un richiamo che ha lasciato un segno profondo nei presenti, chiudendo una serata di fede e speranza.