'Prima studia, poi parla': +Europa Monza smaschera Vannacci a Desio. Ecco cosa è successo
Tensione a Desio durante il comizio di Vannacci a sostegno di Villa: +Europa lo contesta sul referendum cittadinanza. 'Colleziona figuracce'

A Desio, mercoledì 24 aprile, due esponenti di +Europa – Francesco Condò, tesoriere del gruppo monzese, e Francesca Tornaghi, consigliera comunale a Usmate Velate – hanno contestato pubblicamente Vannacci consegnandogli un volantino sul referendum.
“Vannacci si definisce un patriota, ma in realtà è puro etnonazionalismo”, ha dichiarato Riccardo Magi, segretario nazionale di +Europa.
Al patriottismo dei sovranisti preferisco quello definito da Mattarella, cioè quello di chi, con origini in altri Paesi, ama l’Italia, ne fa propri i valori costituzionali e le leggi, ne vive appieno la quotidianità, e con il suo lavoro e con la sua sensibilità ne diventa parte e contribuisce ad arricchire la nostra comunità.
Desio, il comizio del generale Vannacci finisce tra le polemiche
Durante il confronto, secondo il racconto dei due attivisti, Vannacci avrebbe “tirato fuori il suo solito campionario di corbellerie”, confondendo il referendum con lo ius scholae, facendo paragoni con l’Arabia Saudita, sostenendo che la cittadinanza sia un tema di relazioni internazionali e che il lavoro non conti nulla nel processo di concessione.
“Alla fine del suo comizio – aggiungono Condò e Tornaghi – il generale ha sostenuto di dire cose di buon senso. Il buon senso invece è riconoscere la realtà di migliaia di persone che vivono, lavorano, studiano in Italia e che scelgono l’Italia perché amano questo paese e si riconoscono nei suoi valori costituzionali”.

+Europa su Facebook: 'Colleziona figuracceì
Duro anche il post pubblicato sui social da +Europa Monza, in cui si legge:
Prima studia, poi parla. A Desio, davanti ai nostri attivisti per il referendum sulla cittadinanza, Vannacci ha fatto quello che sa fare meglio: urlare invece che ascoltare collezionando l’ennesima figuraccia. Il generale ha infatti confuso il #ReferendumCittadinanza con lo ius scholae, ha tirato fuori l’Arabia Saudita, ha detto che la cittadinanza è roba da ‘relazioni internazionali’ e che, quando si parla di cittadinanza, il lavoro non conta nulla.
Il post continua senza mezzi termini:
Spoiler: ovviamente non ha letto il quesito, per questo non ha capito nulla e spara a caso. Vannacci, come tanti altri, si autoproclama patriota, ma è solo un campione di etnonazionalismo confuso.
E ancora:
Il referendum non è un regalo. È giustizia. Vannacci e chi lo applaude vogliono continuare a tenere invisibili milioni di persone che già sono italiane di fatto. Noi con questo referendum diciamo basta. Contro l’arroganza e l’ignoranza. Contro il finto patriottismo.
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