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L’incidente ha avuto una dinamica tragica, ma va detto che in quella zona esiste anche la pista ciclabile, gli assi pericolosi sono altri. Fiab Monza in bici ha comunque messo in evidenza che va costruito un pensiero complessivo per rendere la città più vivibile anche per gli utenti più deboli e questo rientra nei progetti che stiamo portando avanti

ha dichiarato la stessa Zappalà come raccolto dai colleghi de Il Giorno.

Zone 30 e piste ciclabili: le priorità dell'amministrazione

L’assessora ha confermato l’avvio di un tavolo tecnico per valutare le proposte delle associazioni cicloambientaliste, in particolare l’estensione delle zone con limite a 30 km/h, come suggerito da Fiab per via Sempione.

Rispetto alle case avanzate e cuscini berlinesi stiamo approfondendo come fare. Proviamo a valutare tutte le ipotesi. Ho il massimo rispetto per chi fruisce della città in bici, io stessa la uso molto.

Zappalà ha poi indicato alcuni interventi già previsti o in fase di progettazione:

Speriamo, entro fine mandato, di realizzare le prime strade scolastiche, le prime zone a 30 km/orari e nuove piste ciclabili. In quella verso Lissone manca la segnaletica; quella di corso Milano/via Borgazzi è legata a un finanziamento di cui aspettiamo l’esito; la ciclabile di viale Sicilia è inserita in una delibera del 2022, legata alle compensazioni Elesa. Stiamo procedendo perché quella è una zona davvero pericolosa

ha dichiarato ancora a Il Giorno.

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