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L’ultimo Monza che mi ha ‘dato’ qualcosa è stato quello di Giuliano Sonzogni. Ho ammirato la resilienza – umana prima che sportiva – di quello di Fulvio Pea ma dal punto di vista strettamente calcistico gli estremi sussulti biancorossi me li ha trasmessi il baffo di Zogno. Un ottimo tecnico (campionati di Serie C vinti a Cosenza e Palermo). Un grande, grandissimo personaggio. Uno da ascoltare per ore: “Rugby, atletica e nuoto sono sport che formano ed educano alla fatica. Il calcio no.” E poi da riascoltare: “Non devo per forza essere amico dei giocatori. Però mi è capitato di dare ad alcuni delle fotocopie di un mio vecchio testo di sociologia per aiutarli ad acquistare fiducia nei propri mezzi e loro mi hanno ringraziato.”. Ed ancora ascoltare: “Per me la libertà vale più di qualsiasi altra cosa. Ed in nome della libertà nella mia carriera ho scelto di strappare un contratto molto ricco in faccia ad un grandissimo dirigente (Boniperti, pluriennale per guidare la Primavera della Juventus, ndr), di dormire in camper invece che in albergo, di anticipare i soldi degli stipendi ai giocatori in società che non erano puntuali.” Plurilaureato, allergico a telefonini, autoironico e – soprattutto – schietto. Di quella schiettezza che nel mondo falso, ovattato e stereotipato del calcio è aria pura sempre più rara. Il primo Monza di Sonzogni, quello del 2005-2006, è una neopromossa che si propone subito alla ribalta del Girone A della Serie C per intensità e freschezza. Dopo anni di avvilente modestia in categorie da mani nei capelli (la C2 è stata insulsa lippa calcistica) al Brianteo si torna a vedere “giugà al balòn”. Giocare a pallone. I biancorossi occupano stabilmente le prime quattro posizioni e in alcuni momenti della stagione la Serie B diretta sembra traguardo davvero possibile.

Il 5 febbraio 2006 arriva in Brianza la Salernitana di Cuoghi in lunga serie positiva e un po’ rabberciata per le numerose assenze. Beretta porta in vantaggio il Monza, De Cesare (dal dischetto) pareggia poco dopo e sui titoli di coda del primo tempo Bebe Bertolini si merita l’unico ‘4’ in pagella dei suoi splendidi anni monzesi facendosi scioccamente espellere per doppia ammonizione. Al caldo degli spogliatoi l’ex Sonzogni (allenatore a Salerno nel 1992-93) apporta una modifica tattica - difesa a tre con due esterni sulle fasce a garantire ulteriore copertura - abiurando intelligentemente al suo basico 4-4-2. Frastornati da questa variante gli ospiti non riusciranno a far valere la superiorità numerica ed i padroni di casa non andranno mai davvero in affanno. Anzi. Al 62’ una intuizione di Tricarico taglia fuori la retroguardia granata e spalanca a Beretta prima la prateria verso la porta di Ambrosio poi la corsa liberatoria sotto la curva Pieri in visibilio. Quel Monza farà sognare fino a Marassi. Esattamente fino al minuto 89 di Marassi. Quando il vergognoso Damato di Barletta negò il clamoroso rigore che avrebbe portato ai supplementari il match di ritorno della finale play-off per la promozione in Serie B graziando un Genoa letteralmente terrorizzato in campo e 30.000 rossoblù spaventatissimi sugli spalti. Nel post gara Giuliano Sonzogni diede ulteriore dimostrazione di cosa vuol dire non avere peli sulla lingua senza essere offensivi: “Non ci voleva coraggio per fischiare quel rigore perché era di una evidenza addirittura imbarazzante. D’altra parte Il Genoa in Serie C è una potenza ed essere potenti porta vantaggi e favori che vanno ben al di là dei meriti del campo.”

Fiorenzo Dosso

Il Tabellino di quell’incontro tratto dal Corriere dello Sport:
MONZA-SALERNITANA 2-1 (1-1)
MARCATORI: Beretta (M) al 30’ pt – De Cesare (S) al 36’ pt su calcio di rigore – Beretta (M) al 17’ st
MONZA (4-42): Carrara; Campi, Zaffaroni, Santos, Barjie; Pasino (26’ st Coti), Tricarico, Espinal, Pontarollo (37’ st Capocchiano); Beretta (42’ st Egbedi), Bertolini. A disp.: Capriulo, Melani, Brambilla, Magrin. All.: Sonzogni.
SALERNITANA (3-5-2): Ambrosio; Scotti, Ignoffo, Siniscalchi (24’ st Redavid); Vastola, Bovo (24’ pt Femiano), Cardinale (21’ st Bengua), Soligo, Ingrosso; Magliocco, De Cesare. A disp.: Cavaliere, Capezzuto, Criaco. All.: Cuoghi
ARBITRO: Baracani di Firenze (Franzi – Antico)
Espulsi: Bertolini (M) al 44’ pt per doppia ammonizione e Scotti (S) al 45’ st per reiterate proteste.
Ammoniti: Zaffaroni, Barjie, Cardinale, Ingrosso.
NOTE: Pomeriggio di sole, terreno gelato. Spettatori paganti 777, incasso ai botteghini €uro 7.968. In Curva Nord circa 300 tifosi ospiti. Calci d’angolo 5-4 per la Salernitana. Recupero: 3’ pt + 4’ st.