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Il match winner di Cittadella Patrick Ciurria ha rilasciato un'intervista a Il Giorno, in cui è tornato anche sul match incredibile di sabato scorso e proiettandosi sul prosieguo stagionale. Le dichiarazioni del calciatore sassolese:

"Ci sono 10 finali da giocare, con in ballo un obiettivo troppo importante: giusto stare insieme e sul pezzo. Quando sono entrato con Mancuso a Cittadella Leo mi ha detto 'Pensiamo intanto a non prendere gol, ma un'occasione sicuramente capita. Andare sotto i tifosi, girarmi e vedere tutta la squadra verso di me.. Mi porterò sempre dietro tutto questo, uno dei momenti più belli della mia carriera. Il gol una dedica alla mia famiglia che c'è sempre stata ed è sempre con me, a mio cugino Antonio che non c'è più. Il mio numero , l'84, è il suo anno di nascita: lo porto sempre con me".

"Galliani è venuto nello spogliatoio e mi sono sentito un po' in colpa per il lieve malore. Ma che soddisfazione vederlo esultare per un mio gol; il Dottore è la storia del calcio, insieme al presidente Berlusconi, e ricevere i suoi complimenti è stato spettacolare. E c'è Paletta che vedevo in tv ed è un leader straordinario, c'è Vignato che è un ragazzo d'oro e per l'età che ha fa cose che lasciano a bocca aperta. Siamo affiatati, chi subentra fa bene, c'è davvero una grande armonia. Infatti vincere in 9 contro 11 non è da tutti.."

"Io sono un giocatore altruista: se segno o lo fa un mio compagno sono contento uguale, il bene primario è quello della squadra perchè giochiamo in 11 per lo stesso risultato. Un giorno arriva il mister e mi dice: "Patrick, mezzala ti può piacere?". Non l'avevo mai fatto, ma mi piace e può servire per il futuro. E' nata così, sono contento del mio contributo e sto migliorando anche in fase realizzativa. Stroppa è un perfezionista, dà tanto e ci mette amore e passione in tutto quello che fa".

"Nella mia carriera ho anche deciso di scendere di categoria, fare gavetta e ripartire. Lo scorso anno faccio 9 gol e 11 assist a Pordenone. Ero in vacanza, parlo con il procuratore e spunta l'ipotesi Monza. Non ho più pensato: il progetto. Galliani e Berlusconi, l'obiettivo.. Mi chiama Galliani e mi chiede: "Patrick, verresti volentieri al Monza?, "Ovviamente sì". Da lì hanno tutto fatto i club ed eccomi qua. Berlusconi mi ha lasciato spiazzato. Vedere una persona così davanti a te è qualcosa di unico. Giocare per lui, per Galliani e per questa maglia è un grande orgoglio. Vogliamo tutti fare qualcosa di straordinario per il Monza".

"Penso a fare il bene del Monza, ad aiutare i compagni, a dare il massimo ogni volta che verrò chiamato in causa. Anch'io da ragazzino sognavo la Serie A. Mancano 10 partite, giochiamole e vedremo..".

fonte: Il Giorno

foto Studio Buzzi