Monza a Udine senza tifosi: dopo la Curva Pieri, niente pullman per i Monza Club
I club biancorossi non andranno in Friuli col pullman
Non ci saranno pullman dei Monza Club per la trasferta di Udine. Dopo la riapertura parziale dello stadio friulano, alcuni Monza Club stavano organizzando la trasferta. Ma il poco tempo a disposizione non ha aiutano nell'organizzazione. In particolare gli Amici del Monza, ad esempio, avevano emesso un comunicato in merito.
Ecco la nota ufficiale:
COUNT DOWN...riaperto lo stadio per sabato dobbiamo decidere entro le 16 di domani 1.2 se si potrà o meno organizzare il pullman per Udine! Per cui a tutti chiediamo che entro quell'ora scrivano per whatsapp o mail al club confermando la preadesione data in precedenza o aderendo ex novo alla trasferta, in modo da poter capire alla luce dei numeri se il pullman potrà essere organizzato! Non c'è tempo materiale per aspettare, successivamente se il pullman venisse organizzato si potrà anche definire prezzo e modalità di pagamento eventuali! MA SERVE PRONTA CONFERMA IN CASO DI IMPEGNO A PARTECIPARE! grazie
Alla fine, però, non ci sono state adesioni sufficienti e il pullman per Udine non si farà.
Monza a Udine senza tifosi: il comunicato della Curva Pieri
Oltre ai Club, anche la Curva Pieri ha deciso che non andrà a Udine: di seguito il comunicato degli ultras brianzoli.
Abbiamo appreso dalla Figc che è stato accolto in parte il reclamo dell’Udinese Calcio dalla Prima Sezione della Corte Sportiva d’Appello. Ricordiamo il fatto: sabato 20 Gennaio ci fu la partita Udinese-Milan nota alla cronaca per la sospensione temporanea della stessa quando il portiere del Milan sentitosi offeso da presunti cori definibili razzisti, per i quali sono stati identificati 5 tifosi, uno dei quali di colore, mise in scena il suo… non gioco più.
Il 23 Gennaio viene squalificato il campo per un turno pertanto abbiamo svincolati i mezzi prenotati per la trasferta con penali a carico. Il 24 l’Udinese Calcio fa ricorso.
Ora come detto nel frattempo sarebbero stati identificati e sanzionati i presunti colpevoli pertanto una volta identificati, senza entrare nel merito del fatto, nella normalità delle cose sarebbe dovuto svolgersi l’incontro, ma abbiamo dovuto aspettare fino a 48 ore dal fischio d’inizio che qualcuno decidesse la revoca parziale della sospensione nella speranza che ci “concedessero gentilmente” di poter vedere la nostra squadra come se avessimo qualsivoglia responsabilità di quanto successo a Udine due settimana prima.
Questa scelta di fatto penalizza il Monza perché non ha dato tempo ai propri sostenitori di riorganizzarsi. E’ oltremodo assurda anche la chiusura della curva nord, perché si da una responsabilità implicita a tutto un settore come se l’abbonato di curva fosse complice del fatto, mentre il tesserato o lo spettatore della tribuna fosse privo di qualsivoglia responsabilità, perché? Non è questa una discriminazione? Non è questo un reale impedimento di un diritto pagato con l’abbonamento? Non esiste responsabilità sociale o collettiva. Quali eventuali colpe pertanto avrebbero gli altri frequentatori della curva, Ultras o tifosi che siano?
Noi a questo teatrino imbarazzante e ipocrita non ci stiamo, non siamo marionette o majorettes da utilizzare a piacimento quando volete voi e se volete voi.
Decidiamo NOI , pur potendo, di non seguire la nostra squadra del cuore perché i tifosi, tutti i tifosi devono avere più rispetto, senza di noi il calcio sarebbe quello squallido del Covid, senza di noi il sistema calcio fallisce.
Ora siamo curiosi di vedere se in questa situazione carnevalesca tutta all’italiana, l’Udinese Calcio passerà dagli annunci forcaioli verso i propri tifosi, perché quando si parla di certi temi bisogna accodarsi al politicamente corretto, al trovare il modo, come accaduto altrove, di accomodare in tribuna abbonati della curva alimentando il festival dell’ipocrisia.
Lo sappiamo gli ultras sono da condannare quando conviene, ma fa sempre comodo averli a cantare.
Insulti razzisti a Maignan: accolto parzialmente il reclamo dell'Udinese
La Prima Sezione della Corte Sportiva d’Appello Nazionale, presieduta da Carmine Volpe, ha accolto in parte il reclamo dell’Udinese Calcio avverso la sanzione dell’obbligo di disputare una gara a porte chiuse e, in parziale riforma della decisione impugnata, ha rideterminato la sanzione nell’obbligo di disputare due gare con il settore Curva Nord privo di spettatori.
Il club friulano era stato sanzionato in relazione alla gara con il Milan dello scorso 20 gennaio - valida per la seconda giornata di ritorno del campionato di Serie A - in ordine alle manifestazioni di discriminazione razziale da parte di alcuni suoi sostenitori nei confronti del portiere rossonero Mike Maignan.