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Con la testa, con il cuore, con le gambe, ma non parlatemi di culo per favore come ho letto su qualche pagina Facebook in queste ore. Una squadra come il Monza che vince in 9 contro 11 a Cittadella tra mille traversie, non ha avuto fortuna. Una squadra che vince così si può definire soltanto eroica. Perché quando incontri un arbitro come Piccinini che ti ammonisce Donati e Carlos per due falli non da giallo (intendo i primi due) e te li caccia nella ripresa a pochi minuti di distanza l'uno dall'altro, non puoi parlare di una squadra fortunata. Quando ti si fanno male, in serie, tutti i tuoi difensori centrali (Marrone, Paletta, Caldirola, Pirola) e sei obbligato a schierare Sampirisi centrale per la prima volta, non puoi parlare di squadra fortunata.

Il Monza ha vinto a Cittadella perchè ha giocato da squadra. Ha saputo combattere contro un avversario tosto e ha portato a casa tre punti determinanti per continuare a sperare anche grazie ai cambi azzeccati di Giovanni Stroppa (sul suo voto su Monza-News c'è discutere, lo so, ma lo farà domani Paolo Corbetta nel suo pezzo).

Intendiamoci, nell'equilibrio di questo campionato non è cambiato molto: lassù continuano a marciare e il fatto di essere ancora distanti di 4-5 punti dalla 'zona dei sogni' la dice lunga su quanto bisognerà correre in questo periodo per recuperare terreno ed essere pronti per il rush finale. La speranza è che sia un finale di campionato con meno errori arbitrali perchè in un questi due mesi il Monza è rimasto in 9 (!!!) per ben due volte tra Benevento e Cittadella e il rigore consegnato al Lecce fa ancora discutere.

Ma il passato è il passato, ora c'è da pensare all'immediato futuro: il calendario, per gli uomini di Stroppa, è ora in discesa con un mese di partite sulla carta più abbordabili e il recupero di tanti giocatori che potranno essere determinanti per questo finale di campionato. Per arrivare a quel 'grande sogno' ci sarà bisogno di tutti e di tenere lontane polemiche e tensioni.

Ci vediamo domani sera dalle 20:30 a Binario Sport, buona domenica!

Stefano Peduzzi