Brugherio mette al bando la politica dalle feste: il motivo
Nella tranquilla cittadina di Brugherio, un'insolita quiete politica pervade le strade. Qui, una direttiva comunale ha imposto il silenzio ai partiti durante le celebrazioni pubbliche.
Un comune in difesa della neutralità
Nella tranquilla cittadina di Brugherio, un'insolita quiete politica pervade le strade. Qui, una direttiva comunale ha imposto il silenzio ai partiti durante le celebrazioni pubbliche. Una decisione che risuona ancora nelle orecchie dei politici locali, come un eco di una festa a cui non sono stati invitati.
La delibera del dissenso
Era la vigilia delle elezioni amministrative quando la giunta Troiano decise di bandire ogni simbolo partitico dalle manifestazioni comunali. Una mossa audace, che ha scatenato un vespaio di polemiche, soprattutto tra le fila del centrodestra. Le piazze, un tempo palcoscenici vivaci per la propaganda, ora tacciono sotto il peso di un'ordinanza che non ammette eccezioni.
La Lega: bandiera abbassata
Tra i corridoi di Piazza Roma, un cartello immaginario sembra dire "Politica, non oltre". La sezione locale della Lega, nota per le sue iniziative popolari, si ritrova a dover ripensare la propria strategia. Dalla sagra dello gnocco alla polenta, ogni evento dovrà fare a meno del simbolo del Carroccio.
Il futuro delle feste
Nonostante il cambio al vertice in Villa Fiorita, l'attuale sindaco Roberto Assi non sembra intenzionato a revocare l'ordinanza. "Ci sono questioni più urgenti da affrontare", afferma, lasciando intendere che la politica dovrà attendere tempi migliori per tornare a festeggiare con i cittadini.