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Mi piace pensare che il successo in casa del Pordenone sia maturato anche per ricordare Piero Frosio, uno dei sette allenatori che, con la “doppietta” di Gigi Radice, hanno portato il Monza a conquistare nella sua storia ultracentenaria otto promozioni alla Serie B. Mi piace pensare che Giovanni Stroppa, particolarmente colpito a livello emotivo dalla scomparsa del suo primo vero mister, abbia saputo toccare le corde giuste per dare slancio ai bagai in maglia biancorossa.

A dire il vero, spero che la reazione alla brutta sconfitta interna col Pisa di pochi giorni prima sia stata dettata soprattutto dalla voglia di un riscatto necessario e doveroso, indispensabile per ridare morale a tutto l’ambiente. Troppo banale e decisamente scorretto sminuire il successo di martedì sera solo perché ottenuto sul campo dell’ultima in graduatoria. Perché risulta facile obiettare che un Vicenza altrettanto impantanato sul fondo classifica sia riuscito a fermare la lanciatissima Cremonese di questo inizio d’anno.

La realtà è che il campionato di Serie B non è mai scontato, men che meno quest’anno, in cui da un turno all’altro tutto può mutare in modo sostanziale. In questa situazione, ne beneficerà maggiormente chi avrà continuità e regolarità, quella dote che il Monza aveva trovato tra ottobre e dicembre, prima della maledetta irruzione del Covid. Con i “se” e con i “ma” non si va lontano, ma mi piace pensare quale classifica vedremmo se i ragazzi di Stroppa, pur non conquistando un punto in più di quelli che hanno, non avessero vinto a Terni ma avessero pareggiato con Cremonese e Pisa… Le tre squadre sarebbero ora appaiate in classifica.

Per avere la continuità di risultati occorre trovare la continuità di prestazioni e di atteggiamento. La gara col Pordenone è stata ben affrontata, l’approccio mentale è stato quello giusto ed è ciò che servirà con regolarità d’ora in avanti per arrivare il più in lato possibile. Non mi piace fare tabelle, ma guardare ai numeri sì. Nelle sei gare del girone di ritorno il Monza ha conquistato dodici punti. Nessuna delle sei squadre al vertice della classifica, dal Brescia al Benevento, è riuscita a fare di più. Mantenendo una media così elevata, i biancorossi chiuderebbero a quota settanta punti. Nelle ultime due stagioni questa quota ha garantito la promozione diretta. Tocchiamo tutto il ferro possibile… 

Paolo Corbetta

foto Buzzi