Monza, l’onta del record negativo: Nesta, Bocchetti e un'annata da dimenticare
I brianzoli, ultimi con 15 punti, rischiano di battere il record negativo della Salernitana in Serie A: un’umiliazione difficilmente cancellabile.

Non si può parlare di questa stagione senza citare la morte (avvenuta il 12 giugno 2023) di Silvio Berlusconi, il patron che aveva portato il Monza dalla Serie C alla Serie A in pochi anni, con un progetto ambizioso e vincente. Sotto la guida di Adriano Galliani e Raffaele Palladino, i brianzoli avevano conquistato due salvezze tranquille, sfiorando persino la qualificazione alle coppe europee.

Ma con la scomparsa di Berlusconi, qualcosa si è rotto. Il mercato estivo è stato deludente, e a gennaio Galliani ha ceduto pezzi da novanta come Maldini, Djuric, Bondo e Pablo Mari, senza rimpiazzarli adeguatamente. L’arrivo di Castrovilli, fuori forma da anni, è stato un segnale chiaro: il Monza aveva già alzato bandiera bianca.
La scelta di Nesta come allenatore, inizialmente vista come una scommessa sulla continuità dopo l’addio di Palladino, si è rivelata un flop. E l’arrivo di Bocchetti, privo delle qualità per allenare in Serie A, ha dato il colpo di grazia. Come sottolineato da alcuni osservatori, la decisione di sostituire Nesta con Bocchetti sembra essere stata un errore clamoroso, forse frutto di un suggerimento sbagliato più che di una scelta diretta di Galliani. Ma poco importa: il risultato è sotto gli occhi di tutti. Il Monza sta tornando al pre-Berlusconi, un club con poche ambizioni e senza più nessuna aspirazione europea.
Un finale dignitoso per salvare la faccia
A 6 giornate dalla fine, il Monza non ha più nulla da chiedere al campionato, se non un briciolo di dignità. Evitare il record negativo di punti sarebbe un modo per mitigare l’umiliazione di una stagione disastrosa. I tifosi, che hanno sostenuto la squadra anche nei momenti più bui, meritano almeno questo. Ma il cammino è in salita, e la sensazione è che il Monza possa davvero battere il record della Salernitana, chiudendo con meno di 17 punti.
Le prossime partite saranno un calvario: il Napoli, in lotta per lo scudetto, e la Juventus, quarta, non faranno sconti. L’Atalanta, bestia nera per tutti, sarà un altro ostacolo durissimo. L’Empoli, invischiato nella lotta salvezza, arriverà all’U-Power Stadium con il coltello tra i denti. Solo l’Udinese e forse il Milan all’ultima giornata, già sicuro del suo posizionamento, potrebbero rappresentare avversarie meno agguerrite. Ma il Monza, con 2 sole vittorie in 32 partite, ha dimostrato di non avere la forza mentale né tecnica per invertire il trend.
Questa stagione passerà alla storia come quella del crollo verticale di un progetto che aveva fatto sognare un’intera città. Silvio Berlusconi aveva portato il Monza in paradiso; ora, senza di lui, i brianzoli sono precipitati all’inferno. E l’onta del record negativo di punti potrebbe essere l’ultimo, amaro capitolo di un’annata da dimenticare.