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Gli interventi principali riguardano l'implementazione del sistema di segnalamento ERTMS+ e il potenziamento dell'accessibilità nelle stazioni di Civate e Carate. Quest'ultime rappresentano due punti critici della linea: Civate si trova in un tratto ad alta velocità, mentre la stazione di Carate soffre di una posizione decentrata rispetto al nucleo urbano.

Un passato di criticità

treno

L'esperienza dello scorso anno non è stata positiva per i pendolari, con un'interruzione trimestrale che ha evidenziato serie problematiche nella gestione del servizio sostitutivo su gomma. I ritardi e le inefficienze del servizio navetta hanno creato notevoli disagi all'utenza abituale della linea.

Criticità attuali e future

La situazione presenta ulteriori complessità. Fino a marzo 2025, i viaggiatori devono effettuare un cambio obbligatorio a Monza, non essendo più disponibile il collegamento diretto con Milano Porta Garibaldi. Le coincidenze si rivelano particolarmente problematiche nelle ore di punta serali, quando i ritardi dei convogli provenienti da Milano si accumulano.

L'impatto dei lavori della Pedemontana

La sfida più significativa arriverà nel settembre 2026, quando i lavori per la Pedemontana imporranno una chiusura della tratta tra Biassono e Macherio per almeno dodici mesi. Alberto Viganò, portavoce del comitato pendolari, sottolinea l'importanza di una pianificazione accurata per gestire il flusso quotidiano di studenti e lavoratori.

Prospettive di sviluppo

Il consigliere regionale Alessandro Corbetta vede nell'interruzione un'opportunità per realizzare importanti migliorie infrastrutturali. In particolare, la costruzione di sottopassi pedonali nelle stazioni di Besana in Brianza, Villasanta e Triuggio potrebbe ottimizzare la gestione del traffico ferroviario, riducendo i tempi di percorrenza sulla Milano-Lecco via Molteno.