Coronavirus, il sindaco di Monza Allevi torna a parlare di Covid: 'Numeri contagiati in crescita, usate la mascherine'. Torna l'obbligo di usarle all'aperto
"Avevo promesso che vi avrei avvisato se la situazione dei contagi in città fosse cambiata rispetto al trend stazionario registrato nell'ultimo mese. Ebbene, oggi purtroppo ci siamo: a Monza la curva è in crescita con 34 positivi in più rispetto a ieri, che portano addirittura a 100 i nuovi contagiati in tutta la provincia". Così su Facebook il sindaco di Monza Dario Allevi rispetto ai dati di ieri, lunedì 5 ottobre che preoccupano il primo cittadino.
"Sono numeri - ha proseguito Allevi sul suo profilo Facebook - che ci riportano indietro nel tempo anche se - fortunatamente - non corrispondono a un aumento proporzionale di ricoveri in ospedale, che oggi raggiungono le 25 unità al San Gerardo, di cui 5 in terapia intensiva. Aggiungo per completezza di informazione che, dall’inizio della scuola, è in costante aumento anche il numero dei tamponi quotidianamente effettuati. Gli approfondimenti che arrivano dal CCS - Centro Coordinamento Soccorsi - che qui si riunisce ininterrottamente tutti i giorni dallo scorso febbraio, ci dicono che circa la metà dei nuovi positivi sono ragazzi minorenni e, di questi, 25 sono studenti iscritti alle scuole superiori. Il tempo della responsabilità è adesso: non sprechiamo i risultati raggiunti fino ad oggi, rispettiamo le regole SEMPRE, non solo a scuola, ma anche durante il tempo libero. Sforziamoci - ha concluso - di mantenere le distanze anche con gli amici e indossiamo sempre la mascherina: solo così ridurremo i piccoli cluster che anche in città si stanno moltiplicando. Dipende anche da noi: servono più attenzione e più prudenza perché la partita contro il Covid-19 è tutt’altro che finita".
NUOVO DCPM - Anche perchè da domani in tutta Italia si potrà uscire soltanto con naso e bocca coperti. Le restrizioni già previste in alcune Regioni si estendono a tutto il Paese e sono stati gli scienziati ad indicare le situazioni dove si potrà fare eccezione. Lo riporta il Corriere della Sera. Il testo ricalcherà quello dell’ordinanza firmata il 16 agosto scorso dal ministro della Salute Roberto Speranza che obbligava «di usare protezioni delle vie respiratorie anche all’aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico nonché negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie, lungomari)».
Il divieto di assembramento rimane in vigore e secondo il parere degli scienziati dovrà essere ancora più stringente. Linea condivisa dal governo che nel provvedimento evidenzierà tutte le regole per evitare «aggregazioni anche occasionali nelle ore serali e nei fine settimana». È un riferimento fin troppo chiaro alla movida incontrollata che — come si è visto negli ultimi due mesi — fa salire in maniera pesante il numero dei nuovi positivi. Almeno per ora il governo non fisserà gli orari di chiusura anticipati per bar e ristoranti. Seguirà comunque l’andamento dei contagi e intanto lascerà alle Regioni il compito di decidere, come del resto ha già fatto in Campania il governatore Vincenzo De Luca imponendo la serrata alle 23.