Riecco la Juve: sarà la nona volta, ma la prima non si scorda mai
Risale a quasi 48 anni fa il primo incontro con i bianconeri, che al "Sada" vennero dominati da Buriani & Co.
29 agosto 1976. Un’abbondante pioggia sembra voler battezzare i rilevanti lavori di ripristino fatti effettuare dall’amministrazione comunale al vecchio stadio “Sada”. Per la prima di coppa Italia ospite del Monza neopromosso in serie B dopo il campionato stravinto in serie C (12 punti di vantaggio sulla Cremonese seconda) è niente di meno che la Juve di Giovanni Trapattoni, seconda nel precedente campionato alle spalle del Torino di Gigi Radice, destinata a vincere lo scudetto dei record (51 punti contro i 50 del Toro).
Il Monza neopromosso senza timori reverenziali
Ma il neopromosso Monza di Alfredo Magni dimostra già di non temere il confronto neppure con i blasonati (e forti…) rivali della serie superiore e si appresta a disputare un campionato d’avanguardia, che segnerà la prima delle quattro volte consecutive che lo vedrà sfiorare la promozione in serie A. Di fronte a oltre diecimila spettatori (record d’incasso per il Monza con oltre 36 milioni di lire) i bianconeri Cuccureddu, Gentile e Furino devono spesso ricorrere al fallo sistematico per arginare gli scatenati Tosetto, Sanseverino e Buriani e l’arbitraggio del romano Lattanzi, che sorvola su due interventi da rigore in area bianconera, è quantomeno opinabile. A metà del promo tempo passa in vantaggio la Juve: fallosa entrata di Marchetti su Tosetto a centrocampo (non rilevata dall’arbitro) e passaggio filtrante di Furino a Boninsegna che, da campione, aggira in slalom Michelazzi e Fasoli e trafigge Terraneo in uscita. Il Monza non si scompone e continua a macinare gioco, tanto che il secondo tempo si gioca per larghi tratti ad una sola porta.
La zampata di Braida, i complimenti del Trap
Il pareggio arriva su iniziativa dello sgusciante Sanseverino che si produce sulla destra in uno slalom e fa partire un tiro-cross che Zoff non trattiene e Braida e pronto a dare il colpo di grazia. Bianconeri costretti nella loro metà campo fino al termine della partita per arginare gli incessanti attacchi dei padroni di casa, talvolta traditi dalle pozzanghere e talvolta dalla foga eccessiva e complimenti finali di Trapattoni al Monza, additato come vera causa della prestazione non brillante dei bianconeri.
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