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Immagini choccanti quelle che arrivano dal tribunale di Budapest. Protagonista, Ilaria Salis, la maestra brianzola in carcere in Ungheria da un anno, per una presunta aggressione ai danni di due persone appartenenti all'estrema destra. Legata mani e piedi da catene, come fosse un animale. 

Chi è Ilaria Salis

39 anni anni, insegnante di Monza, da un anno in carcere a Budapest perché l'11 febbraio scorso avrebbe partecipato all'aggressione di un gruppo di neonazisti al Giorno dell'Onore, la manifestazione che riunisce, nella capitale magiara, gli appartenenti all'estrema destra per ricordare il battaglione nazista che provò a combattere l'invasione dell'Armata Rossa. 

Per l'accusa, rappresentata dalle autorità ungheresi, Ilaria Salis avrebbe fatto parte del commando che ha aggredito una gruppo di manifestanti. Per questo è stata subito condotta in carcere, dove, da un anno, è vittima di comportamenti davvero deplorevoli. Per la difesa, invece, non esistono prove che la brianzola abbia fatto parte del gruppo.

Ilaria Salis

Il processo 

Ora Ilaria rischia ben 11 anni di carcere e ieri, apparsa in tribunale per la prima volta, ha scosso l'opinione pubblica per il modo in cui è stata condotta davanti ai giudici. Legata mani e piedi, con delle grandi catene di ferro. Il padre, da tempo inascoltato sia dalle autorità italiane sia da quelle ungherese, ha fatto appello, ancora una volta, alla comunità internazionale perché intervenga in soccorso della figlia. 

Chi la difende sostiene che Ilaria, probabilmente, non si trovasse neppure sul luogo dell'aggressione o che, comunque, anche fosse stata presente, non avrebbe assolutamente aggredito il gruppo neonazista. A difenderla è l'avvocato Gyorgy Magyar, molto noto nel paese di Orban, per il proprio impegno in difesa dei diritti umani. 

Adesso la palla, se così si può dire, passa alla diplomazia italiana che dovrà cercare di risolvere la questione, prima che Ilaria Salis diventi un'icona, alla stregua del povero Giulio Regeni.