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Per tentare di arginare la voragine debitoria, la famiglia Eriksson ha dovuto vendere la prestigiosa villa di Sunne, in Svezia. La proprietà, dotata di sette camere da letto e una spiaggia privata con vista lago, è stata ceduta per 1,8 milioni di euro, una cifra che purtroppo rappresenta solo una frazione del debito totale.

La figura di Samir Khan

Al centro di questa vicenda troviamo Samir Khan, il consulente finanziario che Eriksson incontrò nel 2004. Il rapporto professionale, iniziato con fiducia, si trasformò in un incubo dal 2007, quando Khan iniziò ad assumere un controllo sempre più pervasivo sul patrimonio dell'allenatore. In un'intervista rilasciata al The Telegraph, Eriksson aveva espresso tutto il suo rancore verso Khan, descrivendolo come l'unica persona che avesse mai odiato.

Le modalità della truffa

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Le indagini hanno rivelato che Khan aveva ottenuto accesso illimitato ai conti bancari di Eriksson, approfittando della scarsa dimestichezza dell'allenatore con le questioni finanziarie. Il consulente avrebbe utilizzato il denaro per finanziare proprietà personali alle Barbados, acquistare opere d'arte di pregio e effettuare speculazioni rischiose sui mercati valutari. Inoltre, sono emersi prestiti non garantiti ad altre società e profitti occulti accumulati personalmente da Khan.

L'azione legale

Già nel 2013, Eriksson aveva intrapreso un'azione legale contro Khan, denunciandolo per frode. La documentazione processuale, rivelata dal The Telegraph, ha evidenziato come il consulente avesse sfruttato la fiducia dell'allenatore, che si aspettava semplicemente investimenti sicuri per garantire il futuro della propria famiglia.