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Segnali di grande Monza. La bella vittoria di sabato scorso con il Frosinone sembra disperdere in un solo colpo tutte le “Cassandre” che si aspettano sempre il peggio per poter sfoggiare tutto il proprio pessimismo. La parola d’ordine resta comunque “cautela”: i due exploit consecutivi aggiungono fiducia e autostima a un gruppo sempre compatto e concentrato, ma da qui a dire che la strada è tutta in discesa ce ne corre…Però ci sono tanti motivi per guardare al futuro con rinnovato ottimismo. Primo fra tutti, il recupero pressoché completo di tutti i giocatori. Mister Brocchi può tornare ad avere l’imbarazzo della scelta (e che scelta!) e far ruotare i suoi ragazzi con maggiore flessibilità. Secondo aspetto: la crescita esponenziale di alcuni giocatori chiave come, ad esempio, Boateng e Gytkjaer. Il Boa sta ritrovando lo smalto dei tempi migliori e anche la voglia di tornare a essere l’ottimo calciatore che è stato, il danese comincia ad aggiungere forza, qualità ed esperienza al un reparto offensivo fin qui in ombra. Terzo aspetto: il Monza del secondo tempo col Frosinone ha mostrato il cambio di passo tanto atteso. Ha vinto perché “voleva” farlo, e ha cambiato marcia, giocando in profondità e attaccando gli spazi. Meno lanci lunghi dalla difesa, meno fraseggi in orizzontale a centrocampo, più armonia e vicinanza tra un reparto e l’altro. Di conseguenza, è diventato tutto più fluido, le occasioni per segnare si sono moltiplicate e alla fine il risultato poteva essere ancor più rotondo. È questo il Monza che vogliono i tifosi: un Monza coraggioso e consapevole della propria, tantissima forza. Senza boria, senza presunzione, ma con la profonda convinzione di essere una grande squadra.Adesso c’è un’altra sosta, prima di un lungo tour de force da qui a Natale. Ed è proprio alla fine di quel tour de force che capiremo, probabilmente, quale potrà essere l’effettivo ruolo della squadra biancorossa in questo campionato ancora in bilico tra l’incubo del Covid e la speranza che tutto questo abbia presto un lieto fine.

Gianni Santoro