Coronavirus Lombardia, ecco la richiesta del mondo della scuola: i dettagli e la lettera di una preside di Bergamo
In questi giorni drammatici per la regione, le istituzioni scolastiche non possono fare finta di nulla riguardo a quello che sta accadendo all’interno delle nostre comunità. “Scusate, ma qua si è inceppata la didattica a distanza – così denuncia disperatamente in una lettera una preside della provincia di Bergamo - E' un'ecatombe e il dolore rimane chiuso dentro le case".
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Siamo una delle aree più colpite dal virus Covid-19 a livello mondiale: in alcuni casi anche nostri parenti, amici o conoscenti in questi giorni sono ricoverati in ospedale o sono venuti a mancare. Confinati in casa, in molti ci sentiamo schiacciati dalla paura per il futuro, dallo stress, dall'ansia, talvolta anche dalle violenze domestiche.
Da anni, come Unione degli Studenti, lottiamo per una maggior attenzione al singolo studente nella sua interezza, e per questo abbiamo da sempre rivendicato un supporto psicologico reale all’interno delle nostre scuole.
“Gli sportelli psicologici – racconta Luca Redolfi dell’UdS Lombardia - purtroppo spesso non esistono o sono garantiti per pochi giorni al mese, in diversi casi senza rispettare la privacy del singolo”.
Per questo incontreremo la Regione Lombardia e insieme ad altre richieste chiederemo che siano attivati il prima possibile:
1️. Lo sportello psicologico di ogni scuola dev'essere potenziato e gestito da psicologi professionisti per incontri telematici con tutte le studentesse e gli studenti che ne avessero bisogno.
2️. La programmazione di percorsi psicologici da attivare per l’intero gruppo classe, tenuti da uno psicologo professionista.