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La Cattura di Giacomo Bozzoli e le Indagini

I carabinieri avevano notato movimenti sospetti e sono entrati nell’abitazione di Soiano del Garda che era imbottita di cimici. Bozzoli si è consegnato senza opporre resistenza. Il procuratore di Brescia, Francesco Prete, ha dichiarato che probabilmente Bozzoli è partito dalla Spagna due-tre giorni dopo la moglie e il figlio, rientrando in Italia passando dalla Francia a bordo di una o più auto prese a noleggio. "Si ritiene che non avesse intenzione di costituirsi. Lo dimostra il ritrovamento nel cassettone del letto matrimoniale," ha aggiunto il procuratore.

Il primo luglio, Giacomo Bozzoli, 39 anni, era stato condannato in via definitiva all’ergastolo dalla Corte di Cassazione per l’omicidio dello zio Mario, imprenditore bresciano, gettato nel forno della sua fonderia la sera dell’8 ottobre 2015. 

Dopo la sentenza, Bozzoli era risultato irreperibile. Nei giorni precedenti, si era allontanato con la moglie e il figlio di 8 anni a bordo della sua auto, e il 30 giugno era stato ripreso dalle telecamere di un hotel a Marbella, in Spagna. Attualmente, non si trova la Maserati Levante con cui era fuggito.

Le Dichiarazioni di Bozzoli e il Ritorno della Famiglia

Secondo quanto riferito dalla Procura, Bozzoli ha dichiarato: "Sono innocente, chiederò la rivalutazione del quadro probatorio che ha portato alla mia condanna." Il procuratore Prete non esclude che Bozzoli sia tornato per non perdere i contatti con il figlio. La moglie, Antonella Colossi, e il figlio, che nel frattempo ha compiuto 9 anni, erano tornati in Italia venerdì scorso senza di lui. 

Secondo le testimonianze della donna, la famiglia aveva trascorso dieci giorni, dal 20 al 30 giugno, in un albergo nel sud della Spagna, versione confermata anche dal bambino sentito dagli inquirenti.

Poche ore prima della cattura, il procuratore generale di Brescia, Guido Rispoli, aveva invitato Bozzoli a costituirsi "per il bene del figlio," avvertendolo che non avrebbe avuto "vita facile." Ora resta da capire dove Bozzoli abbia passato il tempo tra la sentenza di condanna della Cassazione e la cattura da parte dei carabinieri. Gli investigatori dovranno anche accertare se durante la fuga il latitante abbia ricevuto aiuti esterni o il supporto di complici.

I misteri attorno al ritorno in Italia di Bozzoli

Ma quando è tornato in Italia Bozzoli? L'ha aiutato qualcuno? Cosa ci faceva stasera nel cassone del letto? Sono questi alcuni interrogativi che si stanno ponendo gli investigatori. E poi: chi gli ha fornito i 50mila euro per la fuga? Qualcuno ha cercato di proteggerlo?