Monza e la metropolitana incompiuta: un sogno da realizzare
Il progetto di estensione M5 tra ambizioni municipali e vincoli eco.nomici
Paolo Pilotto, primo cittadino di Monza, mantiene un atteggiamento fermamente positivo. Nonostante i 400 milioni di euro ancora mancanti, egli continua a credere nella realizzazione dell'opera. Il suo approccio si basa sulla convinzione che la collaborazione istituzionale, superando i confini politici, possa sbloccare la situazione.
Le perplessità dell'associazione HQMonza
Contrappunto all'entusiasmo municipale, l'associazione HQMonza - rappresentata dalla presidente Isabella Tavezzi - adotta un punto di vista più pragmatico. Pur riconoscendo l'impegno del sindaco, l'associazione mette in guardia dai rischi concreti che il progetto cada nell'oblio, richiamando casi storici di grandi opere mai concluse.
Il nodo finanziario: una sfida complessa
La questione economica rappresenta il principale ostacolo. I 400 milioni necessari per completare l'infrastruttura non sono ancora stati reperiti, e i margini di manovra nel bilancio statale appaiono estremamente risicati. Il limite di modifiche alle Camere è stimato in appena 120 milioni di euro, rendendo la copertura finanziaria un miraggio.
Una visione urbana sospesa
Il progetto, già inserito nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, immagina una Monza più ecologica e scorrevole. Le sette fermate previste promettono di alleggerire il traffico e migliorare la qualità della vita urbana. Eppure, al momento, rimangono solo un'ipotesi suggestiva.
L'appello alla concretezza
HQMonza lancia un monito chiaro: fino a quando le macchine per gli scavi - le cosiddette "talpe" - non inizieranno concretamente i lavori, qualsiasi certezza è prematura. L'associazione invita a un approccio realistico, diffidando da facili entusiasmi e proclami ottimistici.