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La lista civica La Rondine di Concorezzo, storicamente contraria al progetto della Pedemontana, ha lanciato un nuovo allarme sui rischi che l’infrastruttura comporterà per il territorio. Con immagini evocative e parole cariche di preoccupazione, il gruppo sottolinea l’importanza di difendere non solo l’ecosistema, ma anche il valore estetico e culturale del paesaggio. Il Parco P.A.N.E. non è solo un’area naturale, ma un simbolo di biodiversità e benessere per la comunità. Spesso il dibattito sulla Pedemontana si concentra sui problemi legati alla sua utilità, ai costi economici e alle criticità ambientali, ma è fondamentale ricordare anche quanto sia importante la bellezza del territorio per la qualità della vita dei suoi abitanti.

Il disboscamento e il pericolo per la fauna

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I primi effetti della costruzione dell’autostrada sono già visibili: nel bosco di Bernate, frazione di Arcore, decine di alberi sono stati abbattuti in poche settimane, suscitando la protesta di comitati ambientalisti e associazioni locali. Oltre alla perdita del patrimonio arboreo, a destare preoccupazione è l’impatto sulla fauna selvatica che popola i boschi e le campagne brianzole. Diverse organizzazioni animaliste hanno denunciato la necessità di un censimento e di misure di tutela per proteggere le specie che rischiano di perdere il loro habitat a causa dell’espansione infrastrutturale.

Un ecosistema a rischio: agricoltura e apicoltura in pericolo

Il Parco P.A.N.E. si estende su tre province – Milano, Monza e Brianza, e Lecco – e rappresenta un modello di equilibrio tra natura e attività agricole. Qui operano aziende a chilometro zero, che producono specialità locali come l’asparago di Mezzago e lo zafferano brianzolo, oltre a coltivatori specializzati in frutti di bosco, patate e cereali biologici. Nel parco si trovano anche allevatori e apicoltori, che con le loro arnie contribuiscono alla tutela dell’ambiente e alla biodiversità. Un equilibrio delicato che rischia di essere compromesso irrimediabilmente se il territorio verrà attraversato dall’autostrada.

Il dilemma della Pedemontana

Nonostante le numerose proteste, il destino del Parco P.A.N.E. resta incerto. La realizzazione della cosiddetta tratta D breve, che dovrebbe attraversare questa zona, è ancora in fase di valutazione, ma il timore è che il progetto possa avanzare senza considerare a sufficienza le gravi conseguenze ambientali ed economiche. Mentre le istituzioni discutono sulle possibili evoluzioni, la primavera del 2025 potrebbe essere l’ultima occasione per ammirare il parco nel suo splendore attuale, prima che il paesaggio venga irrimediabilmente trasformato.