L'analisi di Stefano Masi, un Monza cinico piega un arrembante Bologna
Il Monza non ferma la sua striscia di vittorie esterne e rimane l’unica squadra del massimo campionato ad essere imbattuta nel nuovo anno.
Al Dall’Ara gli uomini di Palladino si ritrovano a giocare una partita tosta, diversa dagli standard visti nelle ultime settimane. Il tecnico biancorosso rispetto al pareggio interno con la Sampdoria cambia quattro uomini. Nei tre davanti a Di Gregorio si rivede Marlon al posto di Caldirola, affidandosi alla maggiore velocità del brasiliano al fine di arginare l’attacco bolognese. A centrocampo si rivede la coppia Sensi-Rovella, assente dal sei novembre, giorno dell’infortunio dell’ex Inter. Il 12 brianzolo non può essere al meglio della condizione e si vede, il suo recupero diventa comunque fondamentale per il cammino del Monza. Un’ora giocata in maniera ordinata e fiducia nei propri mezzi, e nel suo fisico, che man mano si sta ricostruendo. Rovella rimane in campo per tutti e novanta i minuti ed anche questa è una buona notizia per Palladino. Sugli esterni i biancorossi si ritrovano senza Carlos Augusto, al suo posto viene dato spazio a Donati (autore del goal, ndr). Ciurria viene spostato a sinistra ed il 2 si ritrova sulla sua fascia di competenza. In avanti fuori Dany Mota con Pessina insieme a Caprari alle spalle di Petagna, rivitalizzato dal goal alla Sampdoria di settimana scorsa.
Primo tempo
I primi 45 minuti si giocano molto nella metà campo del Monza. I biancorossi faticano ad uscire palla al piede, complice anche l’assenza di un esterno di gamba come Carlos Augusto. Più volte i ragazzi di Palladino devono passare dalle vie centrali per trovare spazio tra le maglie dei padroni di casa. Il vantaggio arriva al minuto 25 ed è opera di una manovra veloce sviluppata proprio nella parte centrale del campo. Una palla rasoterra giocata in verticale trova Caprari che di prima scarica a Sensi. Il numero 12 imbuca per Petagna che si ritrova uno contro uno e con un’ottima sterzata si libera della marcatura. Il centravanti è bravo a resistere al rientro di Cambiaso, la palla finisce a Donati che deve solo metterla in porta. A pochi secondi dalla fine del primo tempo il Monza trova con un’altra grande occasione. Questa volta la palla spazzata fuori da Rovella viene gestita male dalla difesa rossoblu e Pessina di prima riesce a lanciare Petagna. Il Monza si trova in una situazione di due contro uno ma Petagna perde un tempo di gioco e non riesce a servire Caprari. C’è da dire che il 37 voleva fare di tutto per poi scaricare sul solitario Caprari fornendogli così un pallone facile da scaricare in porta. Secondo tempo
Nella seconda frazione di gioco il Monza rinuncia al possesso palla, una delle rare volte che succede da inizio campionato. Più che una rinuncia volontaria dei ragazzi di Palladino diventa un’esigenza imposta dalla partita, il Bologna alza i giri del motore e spinge con più insistenza. Gli uomini di Palladino si schiacciano nella propria area di rigore e fanno fatica a ripartire, Petagna era stanco ed il cambio ci stava tutto, ma Dany Mota, che ha altre qualità, non offre di certo le stesse sponde e la stessa fisicità del 37. A differenza delle ultime partite il tecnico biancorosso non passa alla difesa a quattro, i motivi sono semplici: il Monza non aveva bisogno di spinta sugli esterni ed in più serviva occupare bene l’area di rigore. I giocatori di Thiago Motta nel corso della ripresa hanno messo ripetutamente palle alte verso la porta di Di Gregorio. Il castello difensivo regge anche ad un brivido finale dove il Bologna si fa pericoloso più per confusione che per meriti calcistici.
Il Monza vince la sua ottava partita in stagione, la terza nel 2023. Una nota da sottolineare: quella di Bologna è la settima giornata conclusa con la porta inviolata, segno che il reparto difensivo funziona.
Stefano Masi