Calcio in Brianza, 'Passione' la parola chiave della storia recente della Vibe Ronchese
"Passione" è stata – ed è tutt’oggi – parola chiave per la storia più recente della Vibe Ronchese: la società di Ronco Briantino continua a sfoggiare, soprattutto nelle moltissime iniziative avviate, finalizzate e proposte in quest’ultimo anno, una gran dose di dedizione ma anche tanto entusiasmo e lungimiranza.
"Passione Vibe" è stato il format di ripartenza presentato ormai due anni fa: il proposito di azzerare tutto e ripartire, con coraggio ed ambizione, che significa fermarsi, rivedere le proprie modalità, mettersi quindi in gioco e riorganizzarsi per un futuro pur sempre incerto – l’ha dimostrato fin troppo bene l’arrivo della pandemia – ma verso cui investire e lanciarsi con convinzione. C’era una volta in Vibe, e chissà cosa ci sarà ancora in futuro. Intanto, il presente – oltre a certificare l’ottimo lavoro svolto col riconoscimento di Scuola Calcio FIGC che ammicca al traguardo Elite – aggiunge qualche sfumatura di bianco e rosso: i verdigialloviola del Presidente Limonta, infatti, hanno raggiunto, come riporta il comunicato della scorsa settimana, l’obiettivo di affiliazione all’A.C. Monza.
Così, Roberto Ferrario, Direttore Tecnico e Responsabile per il Settore Giovanile ed il comparto di Pre-Agonistica, racconta come dopo sei anni di stretto legame col Milan e due di stop assoluto – dato dall’esigenza di «ripensarsi da un punto di vista identitario, e ritrovarsi» – questo sia parso il momento più giusto per un tale passo: «Adesso, avendo forse avuto più tempo per riflettere, impostarci, ragionare, ci siamo accorti che poteva essere un’opportunità», e spiega come, tra le varie proposte di società professionistiche, il Monza fosse scelta «sostenibile per le famiglie» e «territorialmente valida», perché in grado di comprendere, proprio dal punto di vista del contesto territoriale, il bacino d’utenza di Via Parrocchia. Anche qui c’è, sotto sotto, una buona dose di passione perché Ferrario conosce bene il Monzello: «Ho fatto lì tutto il percorso di Settore Giovanile, fino alle amichevoli con la Prima Squadra: per me, è come tornare a casa».
In parallelo, l’autocertificata ambizione di Ferrario, che si allinea al mandato del collega Donghi, Direttore Generale, trasporta la Passione Vibe anche fuori dalle linee di campo, riuscendo a trovare terredo fertile nell’ambiente che viaggia in parallelo all’attività sportiva dilettantistica di base per eccellenza, cioè la scuola: «La Vibe a Scuola è un progetto al quale teniamo molto e rientra nell’idea radicata che la Vibe possa offrire anche un servizio di utilità sociale», e continua «Stiamo cercando di portare più allenatori qualificati possibili: abbiamo già molti UEFA-B e UEFA-C, molti laureati in Scienze motorie ai quali stiamo integrando anche giovani laureandi. Proprio dal contributo attivo di uno dei nostri istruttori, col quale abbiamo ideato il percorso multisportivo in lingua inglese, nasce quest’esperienza, che ha già ottenuto riscontri estremamente positivi da famiglie e insegnanti».
L’ottica è quella, sottolinea Ferrario, del diffondere una cultura sportiva – che sia cultura del movimento, della coordinazione, dell’equilibrio – che sappia dialogare ed entrare in sinergia col territorio in cui prospera (da qui l’idea di inserire nello staff anche animatori degli oratori di quattro paesi limitrofi) e che sostenga e migliori contemporaneamente l’aspetto scolastico e di benessere psico-fisico, a ben vedere fortemente interconnessi all’ambito calcistico. Già sperimentato nella Scuola Primaria di Ronco Briantino, ha conquistato anche la Scuola dell’Infanzia G. Bonacina di Bernareggio, dov’è stato proposto un focus sullo sviluppo delle capacità coordinative, degli schemi motori di base e dello schema corporeo.
Passione è anche cogliere opportunità: quando Claudio Misani, già orbita Vibe prima della personale scommessa alla volta della Spagna – dove ha ottenuto una qualifica UEFA-A ed esperienze in Scuola Calcio nei pressi di Barcellona – è rientrato in Italia, Ferrario ha colto la palla al balzo e gli ha offerto la possibilità di supervisionare a rotazione le squadre del comparto giovanile, come bonus aggiuntivo di formazione interna ma anche enorme occasione di scambio e confronto, creando così uno specifico programma di metodologia spagnola.
Se pare legittimo, a questo punto, chiedersi dove portino tutte queste iniziative, Ferrario non fatica a rispondere: «Non vogliamo farci prendere da manie di grandezza, perché ci teniamo a non snaturarci; ma vogliamo apportare competenze, in primis ai nostri allenatori ed istruttori, e poi ai ragazzi, perché sono loro il nostro futuro», e conclude«L’obiettivo è confermarci come ambiente sano, nel quale si può crescere, con attenzione e qualità: vorrei sentir dire “alla Vibe si fanno cose fatte bene”». In fondo, è tutta questione di Passione.
fonte integrale e foto in evidenza: viberonchese.it
Articolo di Sprint&Sport