Pedemontana in Brianza, dubbi sui fondi per la riforestazione: cosa succede adesso
Tra bandi e discrezionalità, il verde rischia di non tornare

Uno dei nodi principali riguarda i fondi destinati alla riforestazione. Non è chiaro quanto Pedemontana dovrebbe stanziare per compensare il disboscamento, né se tali somme siano già state interamente versate a Regione Lombardia, l’ente che, secondo la legge, incamera questi contributi quando vengono toccate aree boschive. In passato, la normativa prevedeva che queste risorse fossero trasferite direttamente alle province interessate, ma una modifica legislativa ha spostato la gestione al Pirellone.
Questo cambiamento, però, potrebbe non essere favorevole per la Brianza, poiché la legge concede ampia discrezionalità nella destinazione dei fondi, che potrebbero essere utilizzati anche in territori diversi da quelli dove gli alberi sono stati abbattuti. Un esempio concreto arriva dal passato: i soldi versati per compensazioni forestali sulla tratta B1 sono stati impiegati nel vimercatese, lontano dalle aree originariamente disboscate.
La gestione dei fondi attraverso i bandi
Un ulteriore ostacolo emerge dal meccanismo di assegnazione dei fondi per la riforestazione. Regione Lombardia non eroga finanziamenti diretti, ma mette a disposizione le risorse attraverso bandi, ai quali i Comuni devono partecipare per ottenere i fondi necessari a ripristinare le aree verdi. Questo sistema obbliga le amministrazioni locali a competere tra loro, anche con realtà che presentano caratteristiche forestali molto diverse.
Aree di pregio come il bosco di Arcore o il bosco delle Querce di Seveso, situati in zone di mezza collina, hanno un valore arboreo maggiore rispetto ad altre zone meno rilevanti dal punto di vista del patrimonio boschivo, ma le esigenze di riforestazione di ciascun territorio non vengono necessariamente considerate nei bandi, che sembrano non tenere conto di queste differenze.
Le promesse di Pedemontana e le aspettative dei cittadini
Durante un incontro con la cittadinanza a Lesmo, Pedemontana aveva rassicurato i presenti, promettendo che il paesaggio, dopo il passaggio dell’autostrada, sarebbe stato completamente ricomposto, quasi a ricreare un “giardino dell’Eden”.

Tuttavia, le incertezze legate alla normativa regionale e alla gestione dei fondi sollevano dubbi non solo sulla fattibilità di queste promesse, ma anche sulla loro effettiva realizzazione nei territori colpiti. La Brianza, che ha già subito l’impatto ambientale del progetto autostradale, rischia di trovarsi in una posizione svantaggiata, con il timore che le risorse per la riforestazione vengano destinate altrove, lasciando irrisolte le necessità locali.