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L'approccio scelto mira a preservare l'essenza storica e il valore architettonico dell'edificio pontiano, adattandolo al contempo alle esigenze di un moderno hospice pediatrico. 

La struttura sarà interamente dedicata all'assistenza di bambini affetti da malattie terminali, con l'obiettivo di creare un ambiente che unisca l'eccellenza delle cure mediche al comfort e al calore di uno spazio pensato per accogliere i piccoli pazienti e le loro famiglie in momenti di particolare fragilità.

Campus Morandi: un polo di inclusione e rinascita sociale

Il secondo elemento del progetto riguarda la creazione del Campus Morandi in via Lissoni. Questa nuova struttura è stata concepita come un centro polifunzionale che si propone di diventare un punto di riferimento per l'intera comunità monzese. 

Il campus includerà spazi dedicati ad attività ricreative e percorsi riabilitativi, trasformandosi in un luogo dove l'inclusione sociale non è solo un obiettivo, ma una realtà quotidiana. 

Le aree saranno progettate per favorire l'interazione tra diversi gruppi sociali, promuovendo un modello di comunità basato sulla collaborazione e sul sostegno reciproco.

L'eccellenza progettuale al servizio del sociale

centro rai

Per garantire la massima qualità nella realizzazione di questa visione, la Fondazione Morandi ha scelto di affidarsi a professionisti di primo piano nel panorama architettonico italiano. 

Ico Migliore, già illustratore del libro "Inattesa" di Matteo Morandi che racconta la nascita della fondazione e vincitore di tre prestigiosi Compassi d'oro, guiderà il progetto insieme a Mara Servetto. 

La loro esperienza e sensibilità artistica saranno fondamentali per creare spazi che rispondano sia alle esigenze funzionali che a quelle emotive degli utenti.

Tatticamente: l'impegno nello sport come strumento di inclusione

La Fondazione Morandi estende il proprio impegno sociale anche al mondo dello sport attraverso il progetto Tatticamente. 

Questa iniziativa, che trae ispirazione dall'esperienza personale di Martina Morandi, atleta professionista della Uyba Volley di Busto Arsizio, si concentra sulla gestione dei disturbi specifici dell'apprendimento (DSA) in ambito sportivo, con particolare attenzione alla pallavolo. 

In collaborazione con il Consorzio Vero Volley di Monza, il progetto si propone di sviluppare un protocollo scientifico innovativo per la formazione degli allenatori, finalizzato a migliorare la comunicazione e l'integrazione degli atleti con DSA. 

Un team multidisciplinare di allenatori e neuropsicologi lavora alla creazione di strategie specifiche e materiali didattici, seguendo un approccio basato sull'evidenza scientifica.