'Malpensa a Berlusconi? Un errore'. Capogruppo PD rilancia: 'Con tutti i lombardi per bene...'
Majorino critica l’intitolazione dell’aeroporto a Berlusconi e propone al suo posto il nome dell’ambasciatore Luca Attanasio

“Siamo profondamente contrari all’intitolazione dell’aeroporto di Malpensa a Berlusconi. Con tutti i milanesi e lombardi per bene che hanno portato il nostro nome nel mondo, dobbiamo proprio intitolarlo a una persona così divisiva e inguaiata sul tema della giustizia?” ha dichiarato, come raccolto dall'ANSA, Majorino a margine della seduta odierna del Consiglio regionale, dove viene discussa la mozione presentata da Fratelli d’Italia che chiede alla Regione di costituirsi in giudizio contro il ricorso di alcuni Comuni lombardi.
“Abbiamo nomi, come quello dell’ambasciatore Luca Attanasio, di persone milanesi e lombarde a cui si può intitolare l’aeroporto senza fare una figura davvero ridicola” ha aggiunto il consigliere Pd, rilanciando una proposta alternativa.
Fontana favorevole alla mozione FdI
Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, si era già espresso a favore della mozione di Fratelli d’Italia, presentata dal consigliere Marco Bestetti. La proposta impegna la giunta a costituirsi contro il ricorso al Tar promosso da nove Comuni dell’area aeroportuale, tra cui Milano, contrari all’intitolazione dello scalo varesino all’ex premier scomparso nel giugno 2024.
“Credo che sia una proposta auspicabile” aveva detto Fontana il 31 marzo. “Non vedo per quale motivo non si possa intitolare l’aeroporto a Berlusconi, così come abbiamo intitolato il Belvedere di Palazzo Lombardia. Il ricorso dei Comuni è una scelta talmente politica che non merita neanche di essere presa in considerazione”.
La genesi della protesta
L’intitolazione dell’aeroporto è stata annunciata dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e formalizzata l’11 luglio 2024. Immediata la reazione negativa dei Comuni vicini allo scalo, riuniti nel Consorzio Urbanistico Volontario (Cuv), che hanno presentato un ricorso al Tar. Anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha aderito all’iniziativa.
“Ci hanno sorvolato” aveva commentato ironicamente il vicesindaco di Somma Lombardo, Stefano Aliprandini, riferendosi al mancato coinvolgimento dei territori nella decisione. Il provvedimento era stato firmato dal presidente di Enac, Pierluigi Di Palma, e dal ministro Salvini.
Sala: “Scavalcati, così non si collabora”
Il primo cittadino di Milano aveva espresso la propria contrarietà soprattutto sulle modalità della decisione: “Il Tar ha bocciato la nostra richiesta di sospensiva. Difficile dire se ce l’aspettavamo, ma gli avvocati ci avevano suggerito questa via. Noi continueremo: quello che contestiamo è la modalità”.
“Questa è un’iniziativa del ministro Salvini, senza una telefonata ai sindaci del territorio, a me o a SEA. Si parla tanto di collaborazione istituzionale, ma se si fanno atti d’imperio diventa difficile accettarli per chi fa politica” aveva aggiunto Sala a novembre 2024, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico all’Università Bicocca.

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