Dalla leucemia al Giappone: il viaggio che ridà speranza a sei giovani di Monza
Il progetto nato con Berlusconi continua: dodici giorni di viaggio premio per i pazienti del Centro Verga di Monza

Questa iniziativa rappresenta la ripresa di un progetto speciale nato anni fa e voluto fortemente dalla volontaria Mariuccia Corbetta insieme al dottor Momcilo Jankovich, già responsabile del day hospital pediatrico dell'Ospedale San Gerardo di Monza. Il programma offre ai giovani pazienti oncologici l'opportunità di vivere un'esperienza che altrimenti difficilmente avrebbero potuto permettersi.

"Si tratta di un progetto nato grazie al sostegno di Silvio Berlusconi che ha finanziato i viaggi in Canada, California, Florida, alle Cascate del Niagara, in Australia, Cina e Argentina," racconta Mariuccia Corbetta, ricordando la generosità dell'imprenditore nei confronti di questi ragazzi. "Anche dopo la sua scomparsa siamo riusciti a riprendere questa tradizione grazie all'associazione 'Friends, insieme per un sorriso' e alla generosità degli sponsor."
I sostenitori che hanno reso possibile il viaggio
L'esperienza in Giappone è stata realizzata grazie al contributo di diversi benefattori. Un ringraziamento speciale va a Pierugo Bocchio e Annamaria Mazzili, titolari di Metlac Group, che hanno sostenuto le spese di viaggio, e all'onorevole Marta Fascina che ha contribuito a coprire i costi dei pasti durante l'intero soggiorno.
Durante questi dodici giorni, i sei giovani hanno potuto vivere momenti davvero unici: hanno partecipato alla tradizionale cerimonia del tè a Kyoto, hanno provato l'emozione di indossare un autentico kimono giapponese e, soprattutto, hanno condiviso tra loro chiacchiere, emozioni e nuove esperienze lungo tutto il percorso.
Il viaggio è stato anche documentato dai ragazzi stessi sui loro profili social, permettendo loro di condividere con amici e familiari i momenti più significativi di questa avventura speciale, che rappresenta non solo una pausa dalle terapie ma anche un'iniezione di energia positiva nel loro difficile percorso di cura.