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Grandi notizie arrivano dall’America per l’Automobilismo brianzolo: Marco Mapelli e la sua Lamborghini Huracan sono giunti secondi nella classe GTD alla 24 ore di Daytona, sfiorando la vittoria.

Il driver della Lamborghini è stato protagonista di una gara tiratissima, lottando per la leadership per gran parte della corsa con il compagno di marca Caldarelli, pilota con cui ha vinto, in coppia, lo scorso anno il Blancpain GT e con il quale condividerà il cockpit anche in questa stagione.

Per la gara di Daytona i due hanno gareggiato in due squadre distinte: Caldarelli con il team Paul Miller Racing e Mapelli con il team GRT Magnus. Entrambe le vetture si sono alternate in vetta alla classifica per gran parte della gara. Nel finale, dopo l’ultimo pit stop, Caldarelli si è trovato davanti al pilota brianzolo con il quale ha ingaggiato uno splendido duello, che ha tenuto in bilico il risultato fino alla fine.

Complice il fatto che i due si conoscono perfettamente e che condividono la stessa vettura nel Blancpain GT, sono stati protagonisti di una lotta leale e corretta, non compromettendo il risultato rischiando di recare danno alla casa madre, la Lamborghini appunto.

Il podio di Daytona

Sotto alla bandiera a scacchi Caldarelli ha preceduto Marco Mapelli, mentre al terzo posto si è piazzata un’altra Lamborghini, quella di Bortolotti, distaccata di un giro.

E’ parso soddisfatto Mapelli a fine gara. Da noi contattato, ha raccontato così il suo week end americano: “E’ stata una gara tiratissima, tanto è vero che ci sono state solo 6 “caution” con l’ingresso delle Safety Car. La lotta tra la nostra squadra e quella di Andrea è andata avanti per tutta la corsa e i distacchi sono sempre stati al minimo. Più che in una corsa di durata, sembrava di essere in una gara sprint. Sul finale abbiamo dovuto fare molta attenzione al consumo di carburante e degli pneumatici, mentre le gomme di Caldarelli erano messe meglio. Nonostante ciò ci ho provato fino alla fine, vincere a Daytona sarebbe stato un grandissimo risultato. Sono comunque davvero molto soddisfatto del secondo posto, iniziare bene la stagione fa benissimo sia allo spirito che al morale. Il team ha lavorato davvero molto bene ed abbiamo aiutato Lamborghini a raggiungere un risultato storico e a completare tutti e tre i gradini del podio. Ora mi trasferirò in Australia, a Bathrust per la 12 ore, un’altra grande classica in cui spero di replicare le prestazioni di Daytona”.