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Dopo la sconfitta in casa della Roma il Monza si trova ancora fermo a zero punti dopo quattro giornate. Un inizio molto complicato per Stroppa e i suoi ragazzi che sono alla ricerca dei primi punti per rialzare la testa e trovare una scossa positiva almeno prima della sosta per le nazionali. Allo U-Power Stadium l'avversario di turno è l'Atalanta che fino ad ora non ha mai perso e che vuole continuare la sua marcia in vetta alla classifica. Qui sotto, nella nostra preview, tutto quello che c'è da sapere sulla partita tra Monza e Atalanta.

MONZA

Momento di forma: Come accennavamo qui sopra il fatto di essere ancora fermi a zero punti porta sicuramente del malumore ma questa squadra ci ha abituati a reazioni importanti. Certo, l'avversario di turno è molto ostico e ad oggi è una delle squadre più in forma del campionato. Il Monza, dal canto suo, ha aggiunto giocatori come Rovella e Izzo che alzano sicuramente il livello qualitativo di centrocampo e difesa e ora Stroppa dovrà riuscire ad inserirli al meglio nel minor tempo possibile. A Roma l'approccio non è stato negativo, i biancorossi hanno giocato bene il pallone stando costantemente nella metà campo avversaria fino al gol di Dybala. Purtroppo i limiti offensivi, davanti non si riempie l'area con tanti uomini e non si riesce ad essere incisivi negli ultimi 20 metri, e gli errori grossolani in difesa, vedere salto a vuoto di Marrone sul 2-0, sono lacune gravi che bisogna migliorare il prima possibile. Visto l'inizio di stagione non brillantissimo di Caprari, potrebbe essere un'idea quella di schierare dall'inizio, insieme a Petagna, Dany Mota che conosce bene la maggior parte dei compagni e che con la sua tecnica e la sua fisicità potrebbe diventare un partner ideale per l'ex Napoli. Dovrebbe giocare dall'inizio Rovella che prenderà in mano la regia del centrocampo con Sensi dirottato a mezzala dove avrà più spazio per i suoi dribbling e le sue giocate illuminanti. Al di là dei giocatori, però, servirà uno step ulteriore in termini di grinta ed efficacia visto che già con l'Udinese qualcosa è sicuramente funzionato meglio rispetto alla prima in casa contro il Torino. Giocatori chiave: Partiamo dalla fascia destra. Samuele Birindelli è stato uno dei migliori in termini di prestazioni in questo primo scorcio di stagione. Sempre pronto ad accompagnare l'azione con velocità e buone giocate tecniche, l'esterno ex Pisa potrebbe diventare una spina nel fianco per la difesa dell'Atalanta. Il secondo nome che vi proponiamo è quello di Rovella. Arrivato negli ultimissimi giorni di mercato, il centrocampista di proprietà della Juventus avrà il compito di far girare la squadra con l'aiuto di un altro giocatore come Sensi che tecnicamente parla la sua stessa lingua. Bisognerà migliorare la qualità delle palle date in profondità e rischiare il meno possibile in quelle date in orizzontale. Terzo e ultimo nome, non per importanza, è quello di Dany Mota. Non sappiamo ancora se sarà titolare o partirà dalla panchina ma di una cosa siamo certi: l'attaccante portoghese ha molto da dimostrare e la sua grinta serve come il pane ad un reparto avanzato apparso un tantino timoroso. Dalla sua Dany ha sia la spensieratezza del giovane talento che il senso di responsabilità verso una società e una tifoseria che lo hanno sempre coccolato e questo per lui potrebbe essere una marcia in più.

ATALANTA

Momento di forma: Dieci punti conquistati nelle prime quattro giornate, basterebbero questi numeri per descrivere l'ottimo avvio di stagione dell'Atalanta. Sul mercato non è stato fatto tantissimo a livello di entrate e i nerazzurri stanno ora contando su una grande chimica di squadra visto che i giocatori scesi in campo in queste prime giornate si conoscono ormai alla perfezione, a parte pochissime eccezioni. Ad esempio Caleb Okoli che sta trovando molto spazio visto l'infortunio occorso a Djimsiti nel match contro il Milan. Due vittorie esterne su due per la banda di Gasperini che lontano dalle mura amiche, come successo anche a tratti nella scorsa stagione, riescono esprimersi al meglio anche grazie ad un diverso atteggiamento rispetto alle scorse stagioni. L'Atalanta ora tende ad aspettare maggiormente l'avversario per poi ribaltare con velocità l'azione grazie a due esterni di grande corsa come Hateboer e Mæhle e due trequartisti che agiscono alle spalle di una prima punta di peso come Zapata o il nuovo acquisto Højlund che ora troverà più spazio, almeno prima della sosta per le nazionali, visto che il colombiano starà fermo ai box per un infortunio. Questo nuovo stile di gioco sarà confermato anche a Monza dove i biancorossi dovranno essere bravi a non sbilanciarsi troppo, come nel caso dei primi due gol subiti contro la Roma. Giocatori chiave: Partiamo dal capitano Rafael Tolói. L'ormai veterano della squadra nerazzurra è un punto fermo dell'undici di Gasperini visto il grande carisma e le ottime doti difensive. Oltre a difendere a tutto campo, a Tolói piace tantissimo provare delle sortite offensive palla al piede o con inserimenti improvvisi in area di rigore dove talvolta risulta decisivo grazie alle grandi doti aeree. Un vero e proprio leader e un lottatore infaticabile, il capitano dei nerazzurri è chiamato anche ad aiutare un giovane alle prime esperienze in Serie A come Caleb Okoli che fino ad ora ha dimostrato di avere doti interessantissime. Il secondo nome è quello di Teun Koopmeiners. Il centrocampista olandese è stato l'eroe dello scorso turno di campionato in casa Atalanta vista la tripletta segnata contro il Torino che è valsa tre punti d'oro contro un avversario sempre complicato da affrontate. In questo inizio di campionato Teun sta prendendo coraggio in fase offensiva e i risultati sono sotto gli occhi di tutti, un gran tiro da fuori e un fisico imponente che in area fa il suo, dopo la partenza di Freuler il centrocampo dell'Atalanta è al sicuro con Koopmeiners. Il terzo nome che vi proponiamo è quello di Mario Pasalic. Nella scorsa stagione ha raggiunto numeri incredibili con 13 gol segnati in 37 presenze in campionato. Un giocatore completo che sa interpretare molto bene sia la fase difensiva che quella offensiva. Schierato sulla trequarti, il suo compito è quello di muoversi in continuazione alla ricerca di buchi nelle retroguardie avversarie ma anche quello di fare da raccordo tra il centrocampo e la punta centrale. Spesso e volentieri i suoi inserimenti in area di rigore risultano letali perché ha un tempismo raro. Intelligente a livello tattico, in campo è uno di quei giocatori che fa tante cose e le fa tutte molto bene.