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Cioci, tifoso biancorosso di vecchia data, ha raccontato per MonzaNews il primo giorno di allenamenti del Monza. Di seguito il suo racconto. 

Avrò molti problemi logistici nelle prossime settimane quindi non so quante volte riuscirò ad andare a Ponte di Legno. Ieri verso mezzogiorno figlia-1 mi manda un messaggio:"Oggi il Monza si allena alle 17" ed io, tra me, rispondo un "E stica…???" ma alla figlia scrivo "Sono già a Ponte? Non mi ricordavo partissero oggi".
Poi abbiamo un veloce scambio di messaggi relativi alla giornata ed infine mi scrive "ma se volessimo andare a Ponte?"
"Ehhhh, ma per essere là alla 17 bisogna partire alle 15/15:30 ed io non riesco"
"Anche se arriviamo tardi chissene..."
"Potremmo partire alle 16?"
"Nel dubbio, io pulisco casa..."
E' il suo modo di dire che avrebbe fatto qualcosa per tenere buona la mamma nel caso in cui... 

Mando messaggio agli altri figli sapendo, però, che uno è impegnato a fare il fieno con il suocero dopo il lavoro e gli altri con il CRE. Contatto anche il batterista astemio ma, stranamente, è al lavoro. Non ci crede nessuno ma non può aggregarsi comunque.

Ovviamente arrivano le 16 ed io sono ancora incasinato. Partenza rimandata che rimane in forse. Finisco alcune cose e mi fiondo a casa. Partenza verso le 16:30 ed arrivo verso le 17:45 dopo circa 105 km passati ad attraversare l'alta Valle Seriana, costeggiare il lago d'Iseo e risalire la Valcamonica. Traffico scorrevole quindi senza nemmeno correre arriviamo per assistere al finale dell'allenamento. Circa una quarantina di persone sono presenti sulle due tribunette Ceta dell'impianto. Più che altro curiosi. Di tifosi che seguono la squadra alle partite non ne vedo uno. Quanto meno non ne risconosco nessuno. Alcuni penso siano parenti dei calciatori mentre altri, dallo spiccato accento bresciano, sono certamente autoctoni.

Arriviamo e seguiamo il finale dell'allenamento. I portieri stanno lavorando a parte. Riconosco Cragno, Sorrentino, Mazza ed il quarto che è l'altro della primavera di cui non ricordo il nome. A parte nel campo nel campo opposto stanno lavorando Maric, Mancuso e credo Marras. Questi hanno lavorato su tecnica e ritmo con un allenatore che si è dedicato a loro. Non sono stati coinvolti negli esercizi globali successivi non so se per qualche scelta tecnica oppure se perchè consdierati realmente fuori rosa (quanto meno i primi due). Lo capiremo nei prossimi giorni. Hanno tenuto comunque una buona intensità.
Il resto del gruppo sta già usando la palla e lavora in mezzo al campo facendo girare la palla e cercando di recuperare spazi, movimenti e tempi di gioco. L'esercizio successivo è una sorta di partitella a campo accorciato, quindi con tanta densità, dove vengono coinvolti anche a turno i portieri e dove ci sono anche le reti. 

Siamo all'inizio. Si corre già e si ha la palla tra i piedi molto presto ma manca certamente un po' di intesa e di fluidità. Nell'ultimo esercizio, in particolare, si vede che il mister vuole partire da quella che è l'impostazione tenuta lungo gli ultimi due anni e cioè con la difesa a tre, i due esterni, due centrocapisti e due trequartisti a sostenere la punta. Una sorta di 3-4-2-1 che si trasforma in 5-4-1 in fase difensiva.
Nonostante la prima partitella, qualche incontro ad alta intensità (senza entrate folli però) c'è stato. Un Pablo Marì che lotta con Petagna tanto da rubargli il pallone dopo averlo strattonato per la maglia e spostato di qualche metro che poi scambia un cinque con lo stesso come per scusarsi dell'irruenza. Ma anche un Valoti che dopo un intervento fisico importante di non ricordo chi (forse D'Ambrosio?) rimane a terra ma non rinuncia a giocare la palla con altri tre/quattro intorno a lui che calciano e scalciano. Insomma, partitella ma non solo tecnica o tattica ma anche fatta con intensità e fisico. La ricerca nel recuperare la palla velocemente è la base di questo gioco. A seguire una seduta di allungamenti muscolari che chiude la sessione.

Da notare che in questi gruppi non è presente Colpani che è seduto in panchina: solo riposo o c'è dietro il mercato? Assente anche Gagliardini che lo vedo solo quasi a fine allenamento spuntare dagli spogliatoi. O era in palestra a lavorare oppure era soggetto a qualche altro tipo di lavoro (massaggi?). Per entrambi ipotizzo un qualche problema fisico per il fatto che a fine allenamento, come l'anno scorso, a turno i ragazzi sarebbero dovuti sottoporsi ad una sessione di recupero crioterapico (fa figo detta così ma in realtà è un immergersi nelle acque fredde del fiume per recuperare da infiammazioni e dolori muscolari) ed il primo gruppo che poi ha rinunciato a causa della troppa irruenza dell'Oglio era composto proprio da Colpani, Gagliardini ed altri due/tre che non ricordo (forse Mota e Valoti?) accompagnati dal grande Simon Barjie, sempre in forma fisica perfetta. Se sarebbero dovuti entrare nel fiume a recuperare posso ipotizzare che abbiano fatto un lavoro comunque intenso e muscolare precedentemente. Le gentili donzelle presenti sono certamente state allietate dal vedere i fisici di giovani atleti così da vicino ma, soprattutto, è stato notato più di altri un Gagliardini che tornava dal fiume in mutande. "Un gol di Petagna e Gagliardini in mutande, pensavo di averle già viste tutte prima di questi..." il commento di figlia-1. Lascio a voi l'interpretazione! 

Terminato l'allenamento ci si ferma al solito ingresso dove i pulmini aspettano i calciatori e lo staff per riportarli all'albergo. Devo dire che c'è stata tanta, tantissima disponibilità da parte di tutti per una foto, un selfie, una firma e/o un saluto. I calciatori del Monza arrivano davvero alla spicciolata nell'arco di mezz'ora, forse più. Tra le fila di chi aspetta c'è un ragazzo, visibilmente autoctono, con una delle maglie dell'Inter n. 33 e la scritta D'Ambrosio. Alcune delle tante battute mentre il calciatore si faceva attendere è stata (traduco dal bresciano stretto) "sono uno dei pochi pirla che ha speso 100 euro per questa maglia ci mancherebbe che non sto qui a farmela firmare!" "100 euro che ripagano però tante stagioni in nerazzurro".
Praticamente D'Ambrosio ha chiuso il cancello del centro sportivo perchè è uscito per ultimo ed ha accolto il ragazzo con un "ecco un buon intenditore di calcio". Vabbè, avrei qualcosa da ridire in merito. 
Da quando hanno iniziato ad uscire i calciatori non ho potuto fare molto se non tenere il cellulare della figlia per scattare le foto di lei con tutti, ma proprio tutti, i calciatori!!! Che lavoro infame quello di padre... 

Concluso il siparietto finale, sono le 20 passate. Potrebbe anche essere ora di mangiare qualcosina... Mi arriva un messaggio in una chat di tifosi del Monza che mi suggerisce un posto in centro a Ponte. Vabbè, proviamo. Calsù de la Valcamonica e polenta con formaggio fuso (piatti di stagione…) bagnati da un paio di birre. Lo stomaco soddisfatto mi costerà una birra all'amico che ha suggerito il posto.
Giretto per il paesello praticamente deserto fino ad arrivare sui luoghi della festa dell'anno passato. Nemmeno troppa malinconia anche pensando che il 19 non potrò essere da quelle parti a rivivere quella serata. Sarà che oggi, anche grazie alla disponibilità dei ragazzi e dello staff, mi sono già sentito avvolto e coinvolto dalla nuova stagione.

Ritorno alla macchina e rientro a casa. Un'altra ora e quindici minuti di viaggio ed anche questa "trasferta" biancorossa finisce. Tornerò a Ponte? Non penso prima del 20 per l'amichevole con il Palermo visto che ho molti altri impegni prima. Ma non si può mai dire mai con tanti figli pronti ad istigarmi… Ed io pronto a farmi istigare, ovviamente!"